Waterloo. I cento giorni leggendari – Matteo Bruno

Trama

Isola d’Elba, febbraio 1815. Il giovane Giacomo Boschi, scudiero di Napoleone, idealista, profondo ammiratore dell’imperatore e cavallerizzo esperto, riceve una grossa delusione d’amore quando Elisa Mancini, la ragazza di cui è segretamente innamorato, va in sposa a un ufficiale britannico. Per lui la fuga di Napoleone è l’occasione di liberarsi dai tormenti sentimentali, e seguirlo in Francia gli permetterà di vivere cento giorni entusiasmanti, con indosso la divisa da corazziere e un nuovo amore nel cuore. Nel frattempo Elisa si reca con il marito a Bruxelles, dove gli alleati si radunano per affrontare la battaglia decisiva a Waterloo.

 

Link d’acquisto: Waterloo

 

Copertina flessibile: 373 pagine
Editore: Bookroad (21 marzo 2019)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8833220044
ISBN-13: 978-8833220048
Peso di spedizione: 381 g

a cura di Sara Valentino

Tutti noi conosciamo la storia e la fine dell’Imperatore Napoleone Bonaparte durante quella che è passata alla storia come “La battaglia di Waterloo”  il 18 giugno 1815. Le truppe francesi guidate da Napoleone, salpato in segreto dall’Isola d’Elba, dove si trovava esiliato, si scontrarono con gli eserciti del Duca di Wellington a capo delle truppe britanniche riunite in Belgio e contro i prussiani guidati da  Gebhard Leberecht von Blücher. Gli Stati Europei si unirono in un’alleanza militare per contrastare l’Imperatore e diedero vita a quella comunemente definita come “Settima coalizione”.

Lo scopo di Napoleone era quello di attaccare di sorpresa i due eserciti e di raggiungere la vittoria in breve tempo. In effetti il giorno fatidico della battaglia di Waterloo, nel tardo pomeriggio, sembrava che la vittoria fosse vicina per Napoleone. Le cose come sappiamo non andarono così.

La battaglia di Waterloo, che Matteo Bruno mette in scena nel suo ultimo romanzo storico, è passata alla storia per essere stata una delle più combattute e sanguinose guerre napoleoniche e portò Napoleone all’esilio sull’isola di Sant’Elena. I cento giorni, perché tanto poco durò il suo breve e ultimo governo.

Nella notte tra il 17 e il 18 giugno ci fu una terribile tempesta che infangò il terreno e rese ancor più difficile la battaglia.

L’autore in questo romanzo ha raccontato, narrando sapientemente, la Storia di quei giorni. Dando vita a una sorta di romanzo che fa da contorno alla battaglia, raccontando questo fatto storico dal punto di vista di chi l’ha combattuto sul campo: i soldati, ma non solo, anche i dottori, chi ha curato i feriti, i tamburini…chi ha portato la bandiera. Lavoro davvero pregevole e narrazione scorrevole. Prende vita il personaggio di Giacomo Boschi, partito al seguito di Napoleone dall’Isola d’Elba dopo la delusione d’amore verso Elisa. Quest’ultima andata in sposa a Spencer, facente parte dell’esercito rivale, e ora di stanza con il marito  proprio a Bruxelles.

“La sagoma di Napoleone era inconfondibile. In piedi sulla prua della nave, la feluca in testa e le mani allacciate dietro la schiena, sembrava annusare il vento come un rapace in attesa di calare su una preda “

“Boschi non riusciva a condividere appieno l’entusiasmo generale. Certo, era felice di essere al fianco dell’uomo più potente del mondo nel momento della sua rivincita, eppure era inquieto. Forse lo turbava la prospettiva di una nuova guerra, forse il pensiero assillante di Elisa nel letto di quel damerino inglese, o magari il fatto che, per la prima volta si trovava così lontano da casa”

Attraverso gli occhi di Isabelle, una donna che vorrebbe dimostrare il valore anche del genere femminile in battaglia, che non sia solo una prerogativa maschile poter avere e sentire l’ebrezza di cavalcare come i corazzieri, di Giacomo, di Elisa che si trova sul fronte opposto in un accampato ospedale di fortuna, vediamo la guerra e la viviamo. Matteo Bruno ci fa rivivere i giorni della paura, del coraggio, dell’amore. Siamo in balia del destino in un campo di battaglia, una sanguinosa battaglia, vediamo gli amici cadere e restiamo nei campi di notte a vivere insieme all’esercito. Nessuno sa se tornerà, ci si saluta, si sentono le urla di chi è ferito mortalmente e ancora ha negli occhi la voglia di combattere per la propria scelta, per il proprio plotone.

Preghiere urlate nel campo di battaglia..

“Santo Iddio onnipotente, accogli le nostre anime peccatrici nella tua dimora celeste… 

Manda i tuoi angeli a vegliare su di noi, preservaci dalle fiamme dell’inferno”

Urla di incitamento: “Avanti, ragazzi! Vive l’Empereur!”

Terminata questa guerra, che ne sarà degli uomini rimasti? Giacomo e Elena si incontreranno di nuovo? al destino l’ardua sentenza… e a voi lettori di scoprirlo.

 

 

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