Cina di Edward Rutherfurd

Trama. Cina, Diciannovesimo secolo: un impero antico e orgoglioso, proibito agli stranieri e pronto a difendere i propri confini dalle mire espansionistiche dei commerci europei e americani. Gli occidentali, e i britannici in particolare, pur di acquistare il tè cinese ricorrono al contrabbando di oppio dai loro fondachi di Canton. L’imperatore cinese Xianfeng invia nella città un commissario per porre fine ai traffici, dando così inizio alle guerre dell’oppio, che inaugurano un lungo periodo di sanguinose sconfitte militari, ritirate e trattati unilaterali, noto come il Secolo dell’Umiliazione. Una drammatica lotta infuria nel Celeste Impero, da Hong Kong a Pechino alla Grande Muraglia, dal Palazzo d’Estate alla Città Proibita. Le vicende storiche, magistralmente dipinte dall’autore, fanno da sfondo alle storie di vita dei tanti protagonisti, che si intrecciano e si incontrano nel corso dei decenni: una giovane contadina che sfiderà le rigide tradizioni del suo popolo, imperatrici mancesi, potenti eunuchi impegnati negli intrighi di palazzo, fanatici ribelli Taiping e Boxer, astuti pirati cinesi, concubine, canaglie ed eroi, missionari ben intenzionati e mercanti senza scrupoli, diplomatici e soldati. Le fortune saranno alterne e gli amori nasceranno e finiranno. “Cina” racconta una storia indimenticabile e sfaccettata, in cui nessun punto di vista viene trascurato o prevale sugli altri. Attraverso un caleidoscopio di scene indimenticabili, restituisce il vivido affresco dello scontro tra due opposte visioni del mondo e due culture molto diverse. Un romanzo istruttivo e coinvolgente che mostra al lettore come le turbolenze del Diciannovesimo secolo abbiano portato alla rivoluzione e alla nascita della Cina moderna.

Recensione a cura di Paola Nevola

Rutherfurd è autore di una serie di saghe che hanno come tema la storia di un luogo, dalla sua nascita fino ai nostri giorni, attraverso la narrazione della vita di alcune famiglie. Cina si distingue in quanto è ambientato in un preciso periodo storico, il diciannovesimo secolo.

Rutherfurd compone un mosaico poliedrico portando in luce la storia e il cuore del Celeste Impero, la società cinese, le convenzioni e differenze sociali, le millenarie tradizioni e credenze, le antiche etnie che hanno formato l’Impero: Han, Manciù, Hakka.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                   Tutto inizia quando l’Imperatore Xianfeng vuole metter fine al commercio dell’oppio e invia il vicerè Lin  a Canton, dove si trovavano i fondachi,  a contrastare i mercanti stranieri. E’ la scintilla che innesca un susseguirsi di eventi che portano alla sanguinosa e lunga Guerra dell’oppio.

Intendiamo costringere i cinesi a comportarsi come una nazione civilizzata: aprire almeno cinque porti, compreso quello di Canton, al commercio in genere, con un console britannico in ogni porto, e forse un ambasciatore a corte. Gli inglesi saranno liberi di vivere in quei posti, dove ci saranno chiese cristiane, anche per i cinesi.… Questo è il fine, ma il mezzo è il commercio dell’oppio.

John Trader, uno dei protagonisti di cui viene narrata la vita,  è un mercante britannico, uno dei tanti mercanti che andavano in Cina col proposito di arricchirsi: l’argento con cui pagavano il tè che compravano non finiva nelle tasche cinesi, in quanto veniva usato da questi ultimi per acquistare oppio, questo bene considerato di lusso arricchiva enormemente i mercanti che a causa del divieto di commerciarlo rischiavano di rovinarsi.  

Il celeste impero era arroccato in un’altezzosa superbia, considerava gli occidentali e in particolare i britannici “barbari” ed era convinto di poterli allontanare con la forza dai loro porti, ma la sconfitta è stata per i cinesi un’umiliazione bruciante, avevano armi, navi e un esercito antiquato e non ci poteva essere rivalità con la supremazia militare britannica. 

Rutherfurd descrive anche la vita dei contadini, attraverso le vicende della bellissima Mei Ling e della sua famiglia, la gerarchia famigliare, le difficoltà economiche, il disagio causato dai fumatori di oppio che svenavano i risparmi. La benedizione e la felicità di una nascita se il figlio era maschio, l’indifferenza per una femmina e l’intento di offrirle un matrimonio vantaggioso con la fasciatura dei piedi.

«È l’oppio…Rovina chiunque lo tocchi. Loro lo hanno venduto e, senza dubbio, sono da biasimare. Ma noi l’abbiamo comprato. Io stesso l’ho contrabbandato»…«Oro nero. Anche se il fiore del papavero è bianco, il colore della morte.»

Tra i mercanti d’oppio e la povertà delle classi rurali si fanno strada i mercanti di risorse umane, mercanti americani, che col denaro vincolavano molti uomini e giovani al lavoro in America nella costruzione delle ferrovie. Avviene così una triste migrazione, separazioni famigliari, con sogni e speranze di ricongiungersi poi in un futuro di benessere. …E la storia ci insegna che, nella pratica, un uomo vincolato può diventare uno schiavo.

Nel mosaico di protagonisti che compone Rutherfurd spiccano pirati cinesi e funzionari rigorosi  o corrotti dediti alla carriera, formidabili guerrieri mancesi della antica stirpe delle bandiere che si contrappongono ai guerrieri Tayping, tra le cui file vi sono fanatici religiosi e pirati, e infine i rivoltosi  Boxer. Tra gli occidentali emergono oltre i mercanti, diplomatici arroganti e missionari benefattori che cercano di convertire e fungono anche da interpreti. 

In questo mosaico si ammira anche tutta la bellezza paesaggistica, i meravigliosi giardini e l’arte, in cui tutto si sposa con la magia poetica di pace e contemplazione.

Si viene a conoscenza della devozione religiosa, il rispetto doveroso dei principi confuciani, un mondo dove tutto doveva essere svolto in armonia secondo etiche e regole che disciplinavano i rapporti umani, in particolare quelli famigliari con la deferenza agli anziani e la venerazione degli antenati.

In ogni tua azione, Confucio deve essere la tua guida. Onora la tua famiglia, l’imperatore, la tradizione. Se non lo facessi, otterresti solo disordine.

La città Proibita è un luogo immenso e impenetrabile, l’autore varca la soglia con un personaggio straordinario: Unghia di Lacca, raccontando la sua storia da fanciullo fino a diventare un influente eunuco vicino all’Imperatrice Cixi. 

Scopriamo così al suo interno palazzi e magnifiche ricchezze; conosciamo potenti aristocratici, funzionari, generali, eunuchi;  si svelano cerimoniali, rigidi protocolli, intrighi e tradimenti; bastava un gesto, un inchino  o una parola sbagliati per rischiare la morte. Tramite Unghia di Lacca viviamo le drammatiche vicende dell’invasione e devastazione da parte dei barbari nella Città proibita.

La gente, adesso, lo chiama l’Antico Palazzo d’Estate, ma il palazzo in sé, la residenza dell’imperatore, era solo uno dei complessi dello Yuanmingyuan, il Giardino della Perfetta Luminosità. E quando diciamo “giardino”, non intendiamo un luogo circondato da mura, ma un parco enorme, un paesaggio ricco di laghi, isole e colline boscose, e costellato di templi, ville, pagode, tutto per deliziare la vista e placare l’anima.

Un vortice di avvenimenti travolge il Celeste impero e le Legazioni straniere fino a prospettare la rivoluzione che porterà alla nuova Cina, quella moderna che poi un giorno potremo vedere coi nostri occhi. L’autore lascia al lettore l’opportunità di provare le proprie riflessioni e considerazioni, mantenendo sempre un tono neutrale sulle azioni che hanno condotto gli eventi e sui protagonisti.

Ma a nessun costo vogliamo una Cina abbastanza potente da disturbarci. Ricordate le parole di Napoleone: “Lasciate dormire la Cina, perché, al suo risveglio, il mondo tremerà”.

Una storia epica che ha coinvolto tutto il secolo e il mondo intero, in uno scontro di culture molto e troppo differenti, in cui si evince la mancanza di comunicazione e comprensione, il chiudersi ognuno nella propria civiltà e nel disprezzo per l’altro.

Un romanzo avvincente e costruttivo che da vita al fascino esotico dell’oriente, tra accurata realtà storica e finzione, dove le nazioni e i personaggi storici si fanno protagonisti in un intreccio sorprendente. L’autore colora le tessere di questo mosaico con  passioni e sentimenti, amori e vendette.  Una bellissima e indimenticabile saga di cui è maestro Rutherfurd.

  • Editore ‏ : ‎ Mondadori (31 agosto 2021)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina rigida ‏ : ‎ 864 pagine
  • https://amzn.to/3blEi4A
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