2001 odissea nello spazio – Arthur C.Clarke

Milioni di anni fa è comparso sulla Terra un misterioso monolito. Nel 1999, sulla Luna, viene scoperto un oggetto simile che invia un segnale radar verso Saturno. Per indagare viene inviata un’astronave verso il pianeta, con a bordo alcuni astronauti e il supercomputer HAL 9000. Ciò che accade è imprevedibile e sconvolgente…

  • Editore ‏ : ‎ Mondadori (6 settembre 2022)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 192 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

Mi sono imbattuta in questo libro mentre leggevo un piccolo saggio su Prometeo, l’autore ne segnalava la lettura nella bibliografia.

La lettura non è stata semplice, nè lineare, io non ho visto il film, quindi non sapevo cosa aspettarmi.

A proposito del film 2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odyssey) è un film del 1968 prodotto e diretto da Stanley Kubrick, scritto assieme ad Arthur C. Clarke, che produsse il soggetto e, sulla medesima traccia, scrisse il romanzo omonimo pubblicato nello stesso anno. Ispiratosi al breve racconto del 1948 La sentinella di Clarke.

Quello che posso dire, senza fare spoiler e senza avventurarmi in interpretazioni personali, benchè in realtà me ne sia fatta una mia, è che si tratta di un viaggio molto particolare.

Tutto ha inizio milioni di anni fa, ai tempi degli uomini scimmia. Lo scenario si apre mentre alcuni gruppi di queste curiose creature, che ci precedettero, si trovano ad affrontare la loro quotidianità, la ricerca dell’acqua, del cibo, il difendersi dai predatori.

Un rumore nuovo, mai udito in precedenza da questa tribù squassa la notte. L’indomani le creature si trovano davanti a una lastra molto grande, lucida.

“Non si voltarono indietro, nè si interrogarono sulla strana luce che li guidava verso casa – e verso un futuro ancora ignoto, persino alle stelle”

Come chiamati nel sonno, resi sonnambuli gli uomini scimmia si recano nuovamente alla lastra e accade qualcosa di portentoso, ognuno di essi viene chiamato dalla luce a sperimentare e imparare. Sarà così che da quel momento impararono l’uso delle armi e non avrebbero più sofferto la fame. Purtroppo però il risvolto non è solo una nota positiva. “Ma ora, finchè quelle armi esistevano, l’uomo viveva un tempo preso in prestito”

“Avevano imparato a parlare, ottenendo così la loro prima grande vittoria sul Tempo. Ora la conoscenza di una generazione poteva essere tramandata a quella successiva, in modo che ogni epoca potesse trarre profitto dalle precedenti”

Ci troviamo poi catapultati nel 2001 e ci aspetta un viaggio davvero strabiliante tra le stelle e i pianeti, le descrizioni sono così vivide da permettere di vedere tutto con i nostri occhi.

Nel corso della missione ci troveremo a vivere da molto vicino il rapporto macchine – uomo, l’intelligenza artificiale come agisce e come potrebbe re-agire, che oggi è diventato molto cado e parte della nostra quotidianità. Nel 2001 non era ancora così ma oggi è davvero azzeccatissimo.

Per me decisamente interessante invece il tema nascita – morte – energia. Quindi un libro che può essere letto anche in questo senso non solo come fantascienza in generale. Davvero ben costruito.

Alcune citazioni dalla prefazione dell’autore:

“Dietro ogni uomo attualmente in vita ci sono trenta spettri, perchè questo è il rapporto con cui i morti superano il numero dei vivi.” “ci sono approssimativamente cento miliardi di stelle nel nostro universo locale, la Via Lattea. Dunque, per ogni uomo che sia mai vissuto, in questo universo splende una stella.”

“Le barriere della distanza stanno crollando: un giorno incontreremo i nostri pari, o i nostri padroni, tra le stelle”

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