Barbablù – il significato dietro la fiaba

Leggendo un saggio di Massimo Centini mi sono soffermata sul significato della fiaba di Perrault: Barbablù.

Centini in questo saggio indaga sul significato nascosto antropologico delle fiabe. Sono generalmente prodotti della tradizione popolare trascritti tra il XVIII e il XIX secolo e diretti ai bambini. Ma in realtà cosa si nasconde dietro alle loro origini?

La fiaba che ha per protagonista Barbablù, la più conosciuta nella versione di Charles Perrault ha una trama particolarmente cruenta e risvolti davvero macabri. I fatti potrebbero aver avuto radici reali, ovvero presi da eventi accaduti e poi tramandati oralmente. In questo caso si parla di un serial killer? Di certo è uxoricidio.

Perrault alla fine della fiaba propone una morale:

“Chiunque sia del mondo un po’ informato subito vede che il racconto nostro non è che storia del tempo passato”

Barbablù è di brutto aspetto, guardato con sospetto dalla donne, si diceva fosse già sposato e tutte le sei mogli risultavano misteriosamente scomparse.

La storia non la ripropongo perchè la conosciamo sicuramente tutti ma l’infrazione che commette l’ultima moglie di Barbablù va incasellata nella “Proibizione” “Proibizione violata”. Quindi uxoricidio e divieto infranto.

La morale sta nel demonizzare la curiosità, nell’infedeltà con riferimenti alla sfera sessuale (chiave insanguinata) da cui possono scaturire pericoli gravi a chi non rispetta le regole.

Una delle ipotesi che viene suggerita quale connessione storica è correlare Barbablù a Gilles de Rais.

Nato nei pressi di Nantes era destinato a ottenere ruoli importanti e nel 1420 si sposò con una ricca ereditiera, dopo due matrimoni imposti e falliti. Visse nell’agiatezza e fu ufficiale dell’esercito francese, iniziò a interessarsi di occulto, attratto da alchimia e satanismo. Per giungere al coronamento delle pratiche alchimistiche era necessario sacrificare un bambino.

Fu accusato della sparizione di una decina di bambini, arrestato, processato e dichiarato colpevole di satanismo.

Sara Valentino

Fiabe criminali. Violenza, omicidio, malvagità nella letteratura «per l’infanzia» Anni di studi di filologi, di storici della letteratura e della religione hanno dimostrato che la fiaba è un universo complesso, un laboratorio antropologico e psicoanalitico di straordinario interesse nel quale si mescolano questioni legate alla linguistica, all’origine e alla diffusione dei miti, ai processi narrativi sviluppatisi nel passaggio tra l’oralità e la scrittura. Ma una peculiarità delle fiabe riguarda la presenza nelle loro trame di tematiche paradossalmente poco adatte ai bambini e con sfaccettature anche violentissime: omicidi, stupri, pedofilia, smembramenti, morti violente, antropofagia ecc. Ed è tale l’ambito affrontato in questo libro: il lettore vi scoprirà aspetti nascosti, ma che abbondano in una letteratura ancora definita “per l’infanzia”. Prefazione di Fabrizio Russo.Editore ‏ : ‎ Edizioni Studio Tesi (30 giugno 2023)

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