Nella calda estate dei mondiali di calcio del 1982, gli ispettori della squadra mobile di Firenze, Fiammetta Boretti e Guglielmo Orlandini, indagano sulla misteriosa morte di due donne anziane, uccise a distanza di qualche giorno l’una dall’altra. Non c’è alcun legame apparente che unisca gli omicidi: non c’è un movente plausibile e nessuna traccia lasciata dall’assassino. Quando gli ispettori scoprono che le due donne, molti anni prima, vivevano in via de’ Cerretani, cominciano a scavare nel loro passato fino ad arrivare al lontano 1944. Giacomo Agnoletti, un ex partigiano, li aiuterà a sbrogliare il caso e alla fine a incastrare l’assassino.
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Il sangue del figli ha vinto il primo premio, sezione gialli nel cassetto romanzi inediti, del Concorso letterario internazionale Ceresio in giallo 2022/2023..
- Editore : Independently published (15 novembre 2023)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 180 pagine
Recensione a cura di Sara Valentino
Il nuovo giallo di Giovanna Barbieri si sviluppa su due epoche: il 1982 e il Marzo 1944.
Siamo in piena Guerra Mondiale, due bambini vengono nascosti in un vano segreto all’interno della loro abitazione dalla giovane madre. E’ stata segnalata dal partito Fascista, suo marito era un partigiano e lei aveva partecipato allo sciopero indetto dalla fabbrica dove lavorava, la Richard Ginori. Verrà violentata, i bambini, pur nascosti vedranno tutto, e portata via verso un destino tragico. Con alcuni flash back ne seguiremo le vicende e saremo anche i muti testimoni di alcuni degli orrori che la guerra ha generato.
Anno 1982, Firenze.
Fiammetta Boretti e Guglielmo Orlandini sono due ispettori della squadra mobile di Firenze. Ben presto si trovano a dover indagare sulla sparizione e morte di una anziana signora. All’apparenza, visti i problemi di salute mentale della donna, si pensa possa trattarsi di allontanamento volontario e suicidio, oppure di un incidente. Successivamente, grazie all’autopsia e ad alcuni indizi, si scopre che si tratta di un omicidio.
La Boretti e l’Orlandini si trovano quindi invischiati in una indagine che li tiene impegnati, brancolano nel buio, le strade paiono serrarsi e non essere mai quelle giuste per arrivare all’assassino.
Il giallo si infittisce quando anche un’anziana ospite di una casa di cura viene trovata morta al suo interno.
I casi hanno delle similitudini, inizialmente troppo poche ma il puzzle pian piano si completerà e scopriremo se, e in quale misura i due casi sono collegati.
Il giallo di Giovanna Barbieri mi è piaciuto molto, letto davvero velocemente per il desiderio di scoprire come sarebbe andato a finire.
Allo stesso tempo però mi sono affezionata ai due protagonisti e alle loro storie personali.
Fiammetta è a Firenze nella casa ereditata dal padre e se la dovrà vedere con la madre che irrompe improvvisamente nella sua vita per venderle la casa. Dal lato sentimentale non ha desiderio di una storia seria, incontra però un giovane cuoco che saprà farle battere il cuore ma non tutto sembra essere destinato al lieto fine. Lo scoprirete leggendo…
Guglielmo ha un fidanzato, suo padre non ne è stato felice, ciò che però getta un’ombra su questo amore è il desiderio del compagno di espatriare. La decisione è dunque difficile per il ragazzo che cercherà nel mezzo delle indagini di dare un senso e un valore a questa storia.
Approvato a pieni voti dunque questo primo volume, immagino sia una serie e me lo auguro perchè sono impaziente di tornare a Firenze con i nostri per nuove storie e nuove indagini.
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