Castelli di sabbia di Alice Askew, Claude Askew

Maggie Carvel trascorre un’esistenza tranquilla nel villaggio inglese di Sandstone con l’amico del cuore Howard, fino a quando non capita per caso nella sua vita Pierce Maloney, un irruente e affascinante gentiluomo irlandese. Ha così inizio un sogno di felicità: l’amore passionale di Pierce, i suoi modi raffinati, porteranno la giovane donna inglese in Irlanda. Nell’isola di smeraldo, selvaggia e conturbante, Maggie vivrà tra le mura di un grande castello. Conoscerà la vera indole irlandese ma anche i segreti della famiglia Maloney, incontrando ostacoli e pregiudizi che metteranno a dura prova il suo carattere e la sua crescita come donna. Un romanzo, nelle atmosfere e nello stile, alla Jane Austen, dove amore, passione, sregolatezza e sentimento convivono con la ragione, il sacrificio e la sensibilità.

Editore: Scrittura & Scritture
Collana: VociRiscoperte
Traduttore: Ferri S.
Data di Pubblicazione: settembre 2019
EAN: 9788885746169
ISBN: 8885746160
Pagine: 270

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Recensione a cura di Sara Valentino (già pubblicata su LeggereTutti di Marzo 2020)

E di poche battute, tante quelle richieste dalla testata. In calce approfitto per lasciarvi degli estratti.

I coniugi Alice e Claude Askew, dal tragico e funesto destino, hanno scritto a quattro mani questo piccolo gioiello alla fine del 1800. La casa editrice S&S, nella sua collana VociRiscoperte, ha ridato voce e vita a questa storia.
La storia, i sogni di una giovanissima inglese, Maggie Carvel, i suoi castelli di sabbia, come quelli in aria che ogni giovane donna è abituata a fare anche oggi.
La felicità si veste di ali di farfalla, difficile da cogliere e ancor più da trattenere.
Maggie sposerà Pierce Maloney un affascinante irlandese che la condurrà al suo castello nell’Isola di Smeraldo. Non tutto sarà come immaginava, misteri celati, segreti inespressi l’accoglieranno e ne forgeranno il carattere.
I personaggi resteranno nei cuori come amici di famiglia.
Le descrizioni sono maestose, si riesce a vedere la rigogliosa Irlanda esplodere in un turbinio di vita in primavera, allo stesso tempo e con la stessa meticolosa attenzione le tempeste, e le sciagure che recano, sembrano travolgere il lettore.
Atmosfere in stile Jane Austen mi hanno corteggiato durante la lettura, sublime e trascinante la narrazione che emoziona, commuove, addolora.
“La fine di tutte le cose non è la vanità..la salvezza di tutte le cose è l’amore”
Si riesce, se possibile, a imparare da un addio che c’è uno scopo per ognuno di noi. La sabbia che resta tra le dita, insegna che attaccarsi troppo all’amore fa male. Una lettura che pare lieve ma in realtà è di una potenza divina.
“Non si può resistere alla provvidenza. Quello che deve essere sarà”

“Oh, Pierce, come tutto è grandioso, qui! Come è selvaggio!” Assaporava la fragranza aspra del mare e le sembrava che in lontananza le colline distanti fossero imbronciate. Era colpita dall’aspetto tetro dei campi deserti: per miglia e miglia non si vedeva anima viva, e una tristezza indicibile incombeva su tutta la campagna; una, tristezza lasciata in eredità da un passato tragico e infelice. A suo dispetto Maggie rabbrividì. Sentì in lontananza le grida di un uccello di mare che chiamava la compagna, e quelle grida echeggiarono come il gemito lugubre di un’anima dannata; intanto la nebbia marina, simile a un sudario o a un drappo funebre, calava sulle siepi basse.

Maggie si guardava intorno un po’ agitata. Fuori soffiava il vento; e il mare che rumoreggiava in lontananza la faceva pensare ai lamenti dei trapassati. Erano dita, dita di spettri che picchiavano incessantemente sui vetri delle finestre, oppure erano solo dei rami che stormivano e si spezzavano?

 

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