Dentro soffia il vento di Francesca Diotallevi

Recensione di Sara Valentino

“Noi siamo uccelli. Le nostre braccia sono due ali. Ogni volta che vediamo una montagna, ci prende il desiderio di raggiungere le vette; ma non siamo più in grado di volare, e dobbiamo camminare, se vogliamo raggiungerle. Ma un giorno, il popolo Kalo, il popolo degli zingari, riacquisterà le sue ali.” Leggenda popolare zingara

Inizio dalla fine per raccontare questo romanzo, inizio dalle lacrime che hanno rigato le mie guance in una notte in cui sono rimasta sveglia a lungo per scoprire le sorti di Fiamma, Raphael, Yann e gli altri.

Don Agape giunge a Saint Rhémy, un piccolo borgo della Valle D’Aosta , sono gli anni della Grande Guerra, la sua vita intera spesa in fuga dalla vita, nascosto sotto una tonaca da prete con la sola illusione di avere delle certezze.

La gente del posto è lo specchio dell’inospitale luogo in cui vive, silenziosa, chiusa, coriacea. Don Agape di casa in casa si presenta agli abitanti e giunto alla dimora dei Rosset nota una figura seminascosta dal bosco, lunghi capelli rossi arruffati, abiti dimessi e uno sguardo selvatico.

“Come se i loro cuori non nascondessero vizi e passioni. E segreti, anche. tutti avevano dei segreti”

Fiamma è una giovane orfana che vive nel bosco, isolata, in un vecchio capanno. Il suo profumo è selvatico, aglio, assenzio, angelica, camomilla tutte le erbe che raccoglie con amore. Ma perchè vive lì, lontana dal borgo? Quale segreto nasconde la sua nascita?

“Da bambina mi chiedevo quale fosse il motivo per cui tutti sembravano vivere insieme in armonia, mentre noi ce ne stavamo isolate lassù, senza parlare con nessuno” “La gente sa essere cattiva, Fiamma. Fa che il destino ti risparmi questa sofferenza”

Il romanzo “Dentro soffia il vento” ci racconta una storia di anime ferite, proprio come ferita è una piccola volpe da una tagliola. Ci racconta di una ragazzina cresciuta lontana da tutti, emarginata, ma istruita, perchè qualcuno magnanimo le porterà sempre dei libri. Lei non conosce il suo passato, la madre le ha nascosto le origini paterne, lei vede solo che nessuno la vuole, la evitano. Fiamma ha un unico grande amico, Raphael, e la vita sa essere così scaltra e perfida da toglierti tutto quanto.

strega, figlia del demonio, arpia.. Con gli anni avrei imparato a buttarmi tutto alle spalle, a compatirli per quel loro marcarmi con un insulto per scongiurare la paura che io e mia madre incutevamo loro.”

Accusata di stregoneria, come anche sua madre prima di lasciarla, temuta dagli abitanti del borgo ma comunque “usata” per il suo essere in grado di curare con le erbe. La gente, con il favore della notte, immaginandosi chissà magari non vista, bussa alla sua porta in cerca di un rimedio. Eppure, radicato nei cuori, il seme della superstizione germoglia tra gli infelici.

Yann è il fratello di Raphael, chiuso in una corazza, arrabbiato con la vita e forse con se stesso, nasconde un segreto, la paura di perdere qualcosa o qualcuno lo frena. La paura è una nemica temibile, sa farti perdere tutto se le concedi il dominio della tua mente.

Frasi non dette, sentimenti messi a tacere, lacrime nel silenzio, quel silenzio tra le montagne impervie da far dubitare della vita stessa. Il dolore si espande all’infinito perchè il cuore degli uomini è chiuso e miete le vittime dell’emarginazione, o forse la natura stessa .. “Mia madre lo diceva sempre: non basta il cuore a sconfiggere l’ignoranza e la superstizione”

Non sempre la luce vince sull’oscurità, ci si abitua alle assenze, qualcuno si appella a Dio e lo riconosce nei dettagli, e ci sono segreti che custodiamo, ci sono segreti che condividiamo con qualcuno con cui i legami non si recideranno mai.

Amore, amicizia, coraggio e ostinazione ingredienti di valore in una narrazione sublime che toglie il fiato.

“Qualcosa va ceduto in cambio della morte che smania per averti”

Trama

In un avvallamento tra due montagne della Val d’Aosta, al tempo della Grande Guerra, sorge il borgo di Saint Rhémy: un piccolo gruppo di case affastellate le une sulle altre, in mezzo alle quali spunta uno sparuto campanile. Al calare della sera, da una di quelle case, con il volto opportunamente protetto dall’oscurità, qualche “anima pia” esce a volte per avventurarsi nel bosco e andare a bussare alla porta di un capanno dove vive Fiamma, una ragazza dai capelli così rossi che sembrano guizzare come lingue di fuoco in un camino. Come faceva sua madre quand’era ancora in vita, Fiamma prepara decotti per curare ogni malanno: asma, reumatismi, cattiva digestione, insonnia, infezioni… Infusi d’erbe che, in bocca alla gente del borgo diventano “pozioni” approntate da una “strega” che ha venduto l’anima al diavolo. Così, mentre al calare delle ombre gli abitanti di Saint Rhémy compaiono furtivi alla sua porta, alla luce del sole si segnano al passaggio della ragazza ed evitano persino di guardarla negli occhi. Il piccolo e inospitale capanno e il bosco sono perciò l’unica realtà che Fiamma conosce, l’unico luogo in cui si sente al sicuro. La solitudine, però, a volte le pesa addosso come un macigno, soprattutto da quando Raphael Rosset se n’è andato. Era inaspettatamente comparso un giorno al suo cospetto, Raphael, quando era ancora un bambino sparuto, con una folta matassa di capelli biondi come il grano e una spruzzata di lentiggini sul naso a patata…

  • Peso articolo : 160 g

  • Copertina flessibile : 221 pagine

  • ISBN-10 : 8865595264

  • ISBN-13 : 978-8865595268

  • Editore : BEAT (12 aprile 2018) Link d’acquisto

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