Derues, l’avvelenatore. Delitti celebri – Alexandre Dumas

Un breve ma denso romanzo della serie dei Delitti celebri tradotto e pubblicato per la prima volta in Italia. La storia dalle tinte noir e dai toni spietati di Antoine-François Derues, personaggio storico della Francia del Settecento. Ambiguo, scaltro, capace di cambiar pelle come un serpente, ma allo stesso tempo suscitare nelle persone fiducia incondizionata, Derues si macchiò di atroci delitti. Grazie alle sue mille maschere, alla sua furbizia e ai suoi abili travestimenti, scampò varie volte alla giustizia. Riportato spesso nelle cronache francesi con l’espressione affaire Derues, ricordato da molti come un avvelenatore, viene descritto da Dumas come un genio del male. Nel racconto non c’è spazio alla pietà e compassione per restituire al lettore un ritratto vivido e suscitare le più sordide sensazioni.

  • Editore ‏ : ‎ Scrittura & Scritture (20 ottobre 2023)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 150 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

“La storia dell’umanità ha un doppio volto e come il mondo invisibile, che contiene più meraviglie del mondo naturale esplorato dalla scienza, la storia che raccontano i libri non è affatto la più curiosa e strana”

Oggi ho il piacere di raccontarvi la mia ultima e molto divertente lettura. Mi direte che di divertente c’è poco e sono d’accordo con voi, se non fosse che il grande Dumas è un narratore straordinario e sa raccontare anche fatti duri con un piglio ironico.

La casa editrice Scrittura & Scritture ha iniziato da alcuni anni a riproporre gioiellini quasi dimenticati, la collana che li racchiude si chiama VociRiscoperte. In questa nuova pubblicazione hanno tradotto, con la collaborazione della bravissima Viviana Carpifave, “Derues l’avvelenatore”.

Di cosa si tratta? Del caso Derues, con questo nome balzato alle cronache dell’epoca. Siamo nel XVIII secolo a Parigi.

Alexandre Dumas si veste quindi da indagatore per raccontarci di un caso assai terribile, lo fa con l’ausilio di fonti storiche comprovate, quali i verbali del processo, del resto lui è un grande romanziere e nulla lascia al caso.

Questo, di caso però, fu per molti anni ricordato e proprio per le sue particolari caratteristiche, non tanto per i delitti in sè commessi, ma per il personaggio così fuori dal comune, astuto, alla parvenza affabile, falso come pochi, immagino e spero, possano essere.

Il suo cruccio è il denaro e appropriarsene privandone gli altri, e ingannandoli in maniera così subdola da parere un personaggio inventato, diviene la sua ossessione e unica ragiona di vita.

Pensate che ne fu tratta anche un’opera teatrale nel 1828.

Cercherò di raccontarvi questo breve romanzo noir senza svelare nulla, magari sarò criptica ma non desidero togliervi la gioia della lettura, io ne ho assaporato con calma le pagine centellinandole per non arrivare presto al finale.

Siamo dunque a Chartres nel settembre del 1751, qui si alza il sipario e iniziamo a farci un’idea di chi fosse quel ragazzino così furbo ma così sadico e malato, tanto da trasformare un gioco scherzoso in fatale tragedia. Ecco dunque che l’indole di Derues è già quella, ci pare solo l’inizio ma sarà davvero pazzesco il suo costruirsi trame a tinte fosche, il suo travestirsi, il suo nascondersi dietro a una felice e sana apparenza.

Sarà poi al trascorrere di almeno vent’anni che lo ritroveremo ancora una volta all’opera. Maestro degli inganni a spargere meschinità in ogni dove. Che si macchierà di qualche delitto lo sappiamo bene dal titolo ma come queste uccisioni saranno perpetrate quello lo scoprirete. Una buona dose di sadismo allo stato puro mettetela in conto. Che vorrete prenderlo con le vostre mani e consegnarlo alla giustizia, anche. Ci sono stati dei momenti durante la lettura nei quali sono stata assalita da ondate di nervoso puro, tanto l’essere subdolo e ingannevole, ben descritto nella sua psiche da Dumas, mi ha scaturito.

L’autore è anche un grande indagatore degli animi umani e nel racconto le emozioni vissute dai vari personaggi sono vivide e presenti. La paura di esporsi per qualcuno, il dolore enorme delle vittime sono solo le più eclatanti.

“E’ meravigliosa l’infallibilità dell’istinto che si risveglia nelle masse! Quando viene commesso un grande crimine, che sulle prime sembra mettere in difficoltà la giustizia, la coscienza pubblica immediatamente si agita”

Cosa dirvi poi di come, forse all’eccesso, si possa vedere la correlazione nella nostra stessa vita. Alcune persone che tutti abbiamo il dispiacere di incontrare essere allo stesso modo così succubi del successo da regredire nell’egoismo così platealmente e da incorrere dunque nella doppiezza, nell’ipocrisia e nella falsità vera e propria.

Allo stesso modo è possibile vedere come sia grande il potere delle masse, da un passaparola a un’onda capace di accusare e rendere colpevole qualcuno che fino a poco prima era insospettabile.

Non mi resta che augurarvi buona lettura!

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