Dove comincia il sole – Matteo Palli

“Troppi giovani, troppi eroi non sono tornati dalla terra di Priamo per poter reggere l’urto dell’invasione”, ripetono come una triste nenia gli anziani. La guerra di Ilio è terminata da dieci anni, ma la pace resta un miraggio nelle terre achee, con un nemico forte e spietato che preme dal nord sulla Tessaglia. Alcuni re cercano di creare un esercito per portare soldati a combattere al fianco dei vecchi compagni. Serve però un uomo in grado di trascinare un mondo ferito e spaventato, che riesca a compattare i cuori e portare ogni soldato oltre i propri limiti. Ma dov’è Diomede? Esiste ancora l’uomo capace di vincere a Tebe e a Ilio? Una nave prende quindi il mare alla ricerca dell’ultimo degli eroi. Intanto altre vele solcano i mari. Quella del giovane Eurisace, appena diventato re, che parte alla ricerca di Teucro, fratello del padre Aiace, scacciato ed esiliato dieci anni prima. E poi Eleno, l’ultimo discendente di Priamo, che, tornato libero, decide di partire per scoprire la verità sull’ultima tragica notte di Troia. Durante il suo viaggio incontrerà Enea, impegnato a combattere per la conquista di una nuova patria.

  • Editore ‏ : ‎ Silele (9 maggio 2022)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 370 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

Matteo Palli si riconferma per me un autore valido nella narrazione e forse oserei dire che in questo nuovo romanzo “Dove comincia il sole” ha fatto ancora un passo avanti. Per chi, come me, non mastica la mitologia dell’Iliade e dell’Odissea, attraverso lo sguardo di autori appassionati come Palli è facile vivere i Miti senza tempo come fossero amici di vecchia data. E proprio per questo troviamo il lato umano degli eroi a delineare le storie, i racconti, i ricordi. Palli ha reso l’umanità a questi personaggi e l’ha fatto, lo intuisco, attraverso il suo vissuto, il suo percorso di vita, la sua crescita di essere umano.

Mi sono emozionata molto, con il cuore in mano mi sono avvicinata a chi, dopo dieci anni dalla guerra di Ilio, si ritrova, si avvicina ad altri per raccontare l’orrore, e gli onori anche, di una guerra tremenda, lunga, sanguinosa.

La narrazione è a tratti poesia pura, una vena d’oro letteraria che squassa le coscienze, ci interroga sugli umani dilemmi, sulle dispute inutili, sui rancori sopiti, sulle speranze ancora per poco accese.

“La vendetta e ugualmente l’amore, spingono i nostri cuori. Ci fanno sentire vivi, o perlomeno, ci danno qualcosa per cui valga la pena vivere” “Il tempo è l’unica cosa preziosa che possediamo!”

C’è una storia su tutte che mi si è incuneata nell’anima e che ho seguito più di tutte le altre. E’ la storia dei Principi e del Re di Salamina.

“Esiste un momento, a volte breve e insignificante, in cui una persona diventa ai tuoi occhi uno spettro. A seguito di parole incautamente pronunciate o di un comportamento ritenuto insopportabile, capisci che non ti interessa più lottare per difendere le tue convinzioni. Quel tempo è finito.”

E’ così, pensateci! Così per molti di noi. Per lungo tempo rimaniamo incollati a situazioni o persone e poi improvvisamente escono semplicemente dalla nostra vita, ombre. Questo è ciò che accade a Teucro nei confronti di suo padre. Il fratello di Aiace torna a casa e viene accusato per non essere morto al suo posto. Se ne va e lascia una madre sola e devastata dal dolore. Sarà il figlio di Aiace, una volta Re a prendere in mano la situazione e a fare una promessa. E il fato saprà come sempre metterci uno zampino davvero ingombrante. Come a farsi beffe degli uomini. Ricordando sempre che amare significa prima di tutto rispettare e accettare.

“Potevo fare di più, molto di più. Un gesto, una parola oppure un’azione concreta. Ognuno di noi ha sempre qualcosa in più da dare oppure da dire rispetto a quanto fatto o detto. … Esistono però gesti non compiuti, anche i più insignificanti, o parole non dette che ci portiamo dentro per sempre, soprattutto quando viene inesorabile a mancare il tempo per rimediare”

Il valzer letterario ci porterà a guardare diritto negli occhi il titolo e poi a volgere lo sguardo verso il sole. Un inno ad andare verso il nostro sole, a cercare il futuro ancora e ancora, ad assaporare ogni opportunità, novità e a godere di tutto ciò che il Destino ha in serbo per noi, a lasciare andare il passato perchè è passato e perchè noi non siamo più quelli di ieri.

“Esiste un momento in cui ognuno di noi deve confrontarsi con le proprie paure. E’ questo il prezzo che la vita pretende per consentirci di andare avanti.”

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