Extrema ratio di Michele Rocchetta

Recensione a cura di Isabella Novelli

In questo seguito de “L’ombra del Duce” ritroviamo Alberto Scandellari ed i suoi amici  Georges, Gwenna, Norma, il Turco in una nuova missione che li vede protagonisti in un clima che presenta un’Italia divisa: a nord la Repubblica dell’alta Italia, a Sud il re Umberto e un Mussolini libero in grado di compiere crimini efferati  infatti “La condanna a morte, in contumacia, inflitta al Duce fuggiasco, nel luglio del 1944, dopo la morte di Hitler, non era stata ancora eseguita ed era lo scopo della vita professionale di Alberto Scandellari”.

Mussolini è spalleggiato dal Tribuno Capo delle Camicie nere Giorgio Almirante  che in una delle varie missioni  vedrà i suoi uomini:” gettati all’aria come foglie. Un paio di loro erano rimasti agganciati alle cinture di sicurezza e quello che restava dei loro corpi veniva trascinato, penzolante, nella corsa dell’aliante fuori controllo”.In un’Italia divisa, il Re è dilaniato da dubbi:” In tutta onestà stiamo ripetendo l’errore di mio padre? Stiamo infliggendo a questa nostra Italia dei dolori che le avremmo potuto risparmiare?”  e   fa piani in cui trova spazio anche Togliatti come mediatore “Credo che la persona giusta potrebbe essere Palmiro Togliatti. Nel ’43 si è dimostrato capace di mediare. Ha molti contatti con l’Unione Sovietica e sappiamo che l’Alta Italia è sensibile alle pressioni di Mosca, soprattutto in questo frangente.”Lentamente  si va verso l’Armnistizio e non c’è più spazio per il partito fascista:  e il Re lo comunica a Mussolini dicendogli:” Esatto, Duce. Significa che non c’è più spazio per il Partito Fascista, né per il suo capo indiscusso, in questo Paese. Tra l’altro temo che non la vogliano nemmeno negli Stati Uniti.”è glielo comunica poco prima di ucciderlo:” Il Re sparò più volte. Il corpo di Mussolini, senza vita, scivolò a incastrarsi con le ascelle nei pomelli della sedia”.

Scandellari intanto porterà a termine la sua missione, tornando in Grecia da dove era partito e dove si preparerà con i suoi amici per nuove avventure. Nel frattempo l’Italia si prepara al Sud al referendum che deciderà tra monarchia e Repubblica e al Nord all’apertura alle forze politiche moderate e ai partiti cattolici. 

Un bel romanzo questo di Michele Rocchetta, che rielabora numerose vicende storiche in maniera molto originale, pieno di colpi di scena e di momenti d’azione, che lasciano con il fiato sospeso fino alla fine. Una lettura  appassionante che ci riporta indietro negli anni  che seguirono la fine del secondo conflitto mondiale, rivisitando la fine della monarchia e della dittatura e donandoci il ritratto di un’Italia diversa, piena di vicende destinate a mutare il corso della vita politica del nostro Paese. 

Trama. 1944, l’operazione Valchiria ha avuto successo ponendo fine alla guerra prima che gli alleati arrivassero nel cuore della Germania nazista. Hitler è morto, Mussolini è fuggito. Un’Europa neutrale si frappone ai due grandi protagonisti della guerra fredda: USA e URSS. L’Italia è divisa in due. A sud i Savoia, a nord la Repubblica Federale dell’Alta Italia, nata dalla lotta partigiana. La missione di Scandellari e Leconte per uccidere il Duce, però, è fallita e l’Europa deve affrontare la sfida di una nuova guerra. Ancora una volta il destino dei più è legato a una missione segreta che porta con sé il più grave dei dilemmi: cosa può essere sacrificato in nome della pace? Missioni segrete, intrighi e azione tornano nel seguito de L’ombra del Duce.

  • Editore : La Torretta (9 luglio 2020)
  • Lingua : Italiano
  • Copertina flessibile : 292 pagine
  • ISBN-10 : 8898452829
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