Francis Drake. Il corsaro che sfidò un impero – David Salomoni

Le imprese di Francis Drake, il grande corsaro inglese al servizio della regina Elisabetta I, hanno qualcosa di veramente epico. Fu un uomo capace di sfidare da solo, dopo gli iniziali raid condotti nel Mar dei Caraibi, l’impero spagnolo in America, tra il 1577 e il 1579. Durante le navigazioni, Drake e i suoi uomini affrontarono battaglie sanguinose e violente tempeste, compiendo eccezionali scoperte geografiche tra Antartide e Terra del Fuoco. Risalirono tutta la costa americana del Pacifico fino alla California e tornarono a casa attraversando gli oceani, primi inglesi nella storia a farlo. Grazie alle carte scoperte da David Salomoni negli archivi di Lisbona, per la prima volta un libro può raccontare questa storia attraverso la testimonianza di uno dei protagonisti, il pilota portoghese Nuno da Silva, rapito da Drake a Capo Verde, l’uomo che gli svelò la rotta del passaggio nello Stretto di Magellano. In queste pagine si viaggia attraverso l’Inghilterra di Shakespeare e la Spagna di Cervantes, dall’Africa della tratta schiavista all’America degli agonizzanti popoli precolombiani. Troverete un mondo affascinante e sorprendente ancora dominato dagli spazi bianchi sulle carte.

  • Editore ‏ : ‎ Laterza (7 aprile 2023)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 256 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

Mi è capitato sotto gli occhi e mi sono innamorata di questa copertina. L’ho acquistato ordinandolo e finalmente è stato mio e mi ha accompagnato per alcune sere e nei viaggi in autobus verso il lavoro.

Ho amato molto lo stile divulgativo di David Salomoni e ho così pensato di prendere anche un altro suo lavoro dedicato a Magellano.

Anche in questo saggio, dedicato alla straordinaria storia avventurosa del corsaro Francis Drake, molte volte, durante la lettura, ho incontrato Magellano in alcuni riferimenti. Se di quest’ultimo conosco abbastanza la storia perchè ne ho letto in alcuni libri, di Francis Drake non conoscevo nulla.

Come sempre mi accade in questi casi è come se mi dissetassi di pagine per conoscere qualcosa in più e in questo caso “qualcuno”.

Ma chi fu costui? In breve: il primo inglese ad aver compiuto il giro del mondo, sfidando l’impero spagnolo. Visse sotto il regno della regina d’Inghilterra Elisabetta I (la figlia di Anna Bolena per intenderci), siamo intorno al 1577.

“Elisabetta gli fece dono di un mantello, di una sciarpa di seta verde e di una spada. Ovunque egli fosse andato, il fedele servitore avrebbe portato il suo nome”

L’autore ripercorre la storia di Drake grazie al ritrovamento e allo studio di alcuni incartamenti che documentano con dovizia in quanto si tratta di vera e propria testimonianza.

Drake faceva parte dei Sea Dog, i cani del mare, i corsari elisabettiani. Pirati autorizzati dai regnanti, in questo caso dalla regina Elisabetta e impegnati in modo particolare contro gli spagnoli. In Spagna Drake era conosciuto con il nome di Drago, creava disprezzo ma anche timore aveva sferrato un colpo durissimo al cuore dell’impero ispanico. Dal poeta Lope era definito Satana in persona. In realtà credo di capire fosse un personaggio ecclettico, un esploratore, un avventuriero, un politico molte cose insomma. Diventerà uno degli uomini più ricchi di Devon grazie alla cospicua ricompensa versatagli dalla regina quale ringraziamento per aver portato a termine alcune grandi imprese riportando in patria preziosi beni e nonostante i suoi detrattori avessero in ogni modo cercato di metterlo in cattiva luce dinanzi alla sovrana.

La lettura è avventurosa, si tratta di un saggio e non di un romanzo ma non è così prolisso dunque adatto, secondo me, anche a chi predilige la narrativa.

“Quella notte le forze dell’inferno parvero scatenarsi contro di loro. Una violenta burrasca si abbattè sulle navi; perfino i marinai più anziani a stento ne ricordavano di simili. I venti arrivarono fino a cento chilometri orari; le creste delle onde, alte fino a cinque metri, si rompevano in spruzzi vorticosi che venivano risucchiati dal vento. Era in momenti simili che il mare riacquistava agli occhi degli uomini la sua ancestrale valenza di caos e malvagità”

Ho potuto navigare una una nave corsara e scoprire le sue leggi ma allo stesso tempo anche conoscere la storia di alcuni detti. Tra questi “Vale un Perù” che significa di un oggetto il suo valore inestimabile.

Ci sarebbe anche da dire qualcosa circa Nuno da Silva, colui grazie alle cui memorie ha visto la luce questo testo. Era un prigioniero di Drake sequestrato a Capo Verde ma tra i due nacque una sorta di amicizia che gli costò le accuse dell’Inquisizione per aver partecipato ai riti luterani con il corsaro.

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