I signori del tempo – Eva García Sáenz de Urtur

Vitoria, Paesi Baschi, 2019.Torture e avvelenamenti, sconvolgenti riti di disumana crudeltà: il Medioevo non è mai stato così attuale. Tutto grazie a un romanzo, I signori del tempo, una grande storia epica appena pubblicata e immediatamente diventata un grande successo nelle librerie locali. Ma chi si nasconde dietro lo pseudonimo dell’autore, Diego Veilaz? Mentre il libro impazza, l’ispettore della polizia criminale Unai López de Ayala, più noto come Kraken, si ritrova a fare i conti con qualcosa che non si sarebbe mai aspettato: uno dopo l’altro, a sconvolgere la città, una serie di brutali omicidi che seguono da vicino quelli del romanzo. Capire chi si nasconde dietro il nome di Diego Veilaz è il primo passo, per Kraken, in un’indagine che lo porterà fino alla famigerata Torre Nograro, un castello fortificato abitato ininterrottamente per mille anni dai figli maschi della famiglia Nograro. Un luogo rimasto fuori dal tempo, che nasconde un segreto sconvolgente. Un segreto che, inaspettatamente, finirà per toccare molto da vicino l’ispettore, e sconvolgere dalle fondamenta ogni sua certezza.
Eva García Sáenz de Urturi, in questo ultimo volume della fortunatissima Trilogia della Città Bianca, ci regala come sempre una lettura sorprendente e ricchissima, che spazia tra storia, magia, leggenda ed epica: una conclusione spettacolare per uno dei più grandi successi editoriali degli ultimi anni.

  • Editore ‏ : ‎ Piemme (18 ottobre 2022)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 487 pagine

Recensione a cura di Lia Angy Fiore

“Non era un libro: era una trappola di carta…” 

Siamo a Vitoria, nei Paesi Baschi, ai giorni nostri. Unai López de Ayala, è un ispettore ed esperto in profiling criminale, e si trova alle prese con un caso davvero inquietante e misterioso: due sorelle sono sparite dalla loro abitazione; non c’è nessuna traccia di loro, a parte una macchia di sangue. Il dettaglio singolare è che l’appartamento era chiuso dall’interno. Unai, soprannominato Kraken, è invitato, insieme a tutti i membri della famiglia López de Ayala, alla presentazione di un libro, “I signori del tempo”, il bestseller del momento, del quale tutti parlano e che anche lui e la sua compagna stanno leggendo.

“Quel romanzo storico ci aveva stregati tutti. Era una di quelle letture che riuscivano a portarti lontano, una mano invisibile ti afferrava il collo fin dal primo paragrafo e in un esercizio di magnetismo ti trascinava nel suo feroce mondo medioevale senza che tu desiderassi opporre resistenza.”

Il romanzo in questione è un thriller storico, ambientato in una suggestiva Vitoria medioevale, e ha per protagonista il conte Diego Vela. Sono pagine intrise di sangue e di orrori inimmaginabili. A rendere ancora più intrigante questo libro è l’alone di mistero che circonda il suo autore. Nessuno conosce la sua identità, nemmeno il suo editore.

Durante la cerimonia di presentazione del libro, un uomo viene ucciso nel bagno dell’edificio. Viene richiesto l’intervento di Unai, che intuisce da subito una curiosa analogia tra la morte dell’uomo e uno degli omicidi descritti nel romanzo. Si parla di una polvere dalle proprietà particolari, nota come “mosca spagnola” o “Viagra del Medioevo”.

Inoltre, sembra esserci un collegamento tra questo delitto e il caso delle due sorelle scomparse.

È solo l’inizio di una serie di omicidi efferati e misteriosi. L’unica cosa certa è che l’assassino si è ispirato al bestseller del momento, e che ha letto il libro ancora prima che fosse pubblicato. Tutte le prove sembrano ricondurre al solitario signore della Torre di Nograno, ma la risoluzione di questi casi, intrecciati tra loro, non è così semplice e scontata. La mente umana, con le sue ombre e i suoi abissi, riserva sempre grandi sorprese, anche ad un esperto di profiling criminale come il nostro protagonista.

“Chi avevo di fronte? Un attore, un incantatore di serpenti, uno… Uno psicopatico integrato con una magnifica facciata?”

“Al diavolo bisogna chiedere pochi favori se non vuoi vendergli l’anima.”

Per Unai ha inizio una corsa contro il tempo per anticipare le mosse dell’assassino, anche perché uno dei prossimi omicidi potrebbe riguardarlo molto da vicino, come anche la storia di Diego Vela…

“Anche io, a modo mio, ero un serial killer. La bugia che mi raccontavo, quel <<devo essere io a proteggere la città>> aveva ucciso e messo in pericolo talmente tante persone a me care da meritarmi l’ergastolo.” 

“I signori del tempo”, che chiude la “Trilogia della Città bianca” è un romanzo originale, avvincente e ricco di suspence, che racchiude due storie in una, in un continuo alternarsi di passato e presente. Ho apprezzato particolarmente tutta la parte ambientata nel Medioevo, perché l’autrice è stata davvero brava a ricostruire le atmosfere, la quotidianità, gli usi e i costumi dell’epoca. La parte ambientata in epoca contemporanea riserva tante sorprese, e ho trovato molto interessante il personaggio di Unai. Anche chi non ha letto i primi due volumi della trilogia, intuisce quanto il protagonista abbia sofferto.

“Era arrivato il momento di abbracciarle, le mie cicatrici.”

“Ci raccontiamo tutti delle bugie per superare quello che non riusciamo ad accettare.”

È un romanzo che consiglio, ma non a chi cerca un thriller leggero, di quelli che si leggono d’un fiato, magari sotto l’ombrellone. “I signori del tempo” è scritto in modo scorrevole e avvincente, ma è un romanzo complesso, che necessita di una buona dose di attenzione e concentrazione.

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