I superbi. Una donna fra amori e vendette – Corrado Occhipinti Confalonieri

Piacenza, settembre 1545. La città accoglie il suo primo duca Pier Luigi Farnese, che semina da subito malcontento nella classe dirigente per la sua volontà di recidere i fili col passato, nonostante i consigli alla prudenza di suo padre Alessandro, eletto papa con il nome di Paolo III. Spinto dall’ambizione di voler estendere il suo ducato, Pier Luigi si inimica anche l’imperatore Carlo V che sostiene una congiura di nobili locali volta a destituirlo con l’uso della forza. Anche il conte Gianluigi Confalonieri viene chiamato a partecipare al complotto, ma la moglie Elisabetta cerca di farlo desistere: infrangere il giuramento di fedeltà al duca sarebbe un atto di lesa maestà, punibile con la damnatio memoriae. Gianluigi, nonostante gli avvertimenti della moglie, si farà coinvolgere in un intrigo più grande di lui e molto pericoloso: ad andarci di mezzo sarà anche la felicità di Ortensia, la figlia tanto amata. Elisabetta, suo malgrado, si troverà a prendere le redini della famiglia per evitare che cadano tutti nel baratro. Basato su fatti storici e personaggi realmente esistiti, il romanzo è ambientato in un Rinascimento nepotista, spietato, sanguinario, combattuto solo dalla forza dei sentimenti di donne come Elisabetta. Così la descrive l’umanista e biografo Lodovico Domenichi nel suo saggio “La nobiltà delle donne” del 1552: «Mostra una certa schiettezza e generosità in tutti i suoi costumi, con cui le cose noiose e avverse pazientemente sopporta; e ritrovandosi in altezza e felicità non è punto sopra l’humana misura levata…»


  • Editore ‏ : ‎ Minerva Edizioni (Bologna) (7 febbraio 2024)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 280 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

“Quella sera di luglio, il giorno non voleva arrendersi alla notte. Le nuvole sembravano dune rosse ed evocavano quelle di un deserto infuocato appeso al contrario nel cielo.”

I superbi di Corrado Occhipinti Confalonieri riconferma l’autore come grande appassionato e ottimo divulgatore di storia attraverso la narrazione romanzata.

Curato nei dettagli, con uno stile narrativo elevato e ricercato questa volta l’autore ci porta a conoscere un altro dei suoi avi: Gianluigi Confalonieri.

Siamo nel ducato di Piacenza, Pierluigi Farnese. Viene assassinato il 10/09/1547 nella sala del suo palazzo. I congiurati sono Giovanni Anguissola, Gianluigi Confalonieri, Agostino Landi e Girolamo Pallavicino.

Congiura nata in opposizione al tentativo del Farnese di costituire uno stato con un forte potere centralistico, tenere sotto controllo i nobili, nuove tasse.

Il corpo del Farnese venne fatto penzolare fuori dalla finestra così che il popolo vedesse chi li aveva liberati. Ma il popolo non era a favore dei congiurati, il corpo fu buttato nel fossato affinchè potessero accertarsi che si trattava davvero del Farnese.

Elisabetta, moglie di Gianluigi parte per Noto con i figli. Il suo intento è chiedere pietà e una grazia per l’atto del marito.

“Se ami davvero qualcuno lo devi lasciare libero di fare le sue scelte.”

Abbiamo dunque modo di tornare dopo alcuni secoli nel luogo dove Corrado Confalonieri, il santo, visse gli ultimi giorni di vita, in povertà, preghiera e meditazione. Ecco che il suo spirito, la sua ala protettiva si stenderà sulla famiglia regalando anche al romanzo un tatto spirituale a lenire i dolorosi fatti di sangue accaduti.

Gianluigi e Elisabetta, donna straordinaria e saggia, devono abbandonare i figli a Piacenza e trovare rifugio presso il ducato di Milano. La vendetta è prossima e in agguato, una scia di sangue che esigerà il suo tributo.

Le conseguenze del gesto del padre si ripercuoteranno purtroppo sul futuro matrimoniale della figlia Ortensia, costretta in un matrimonio senza amore. Lei che sognava un amore come quello tra San Corrado e Eufrosina…

“Figlia mia, ascoltami. Tuo padre e io ci siamo sposati per amore: prima di prendere una decisione affrettata frequenta il marchese, dai retta solo a quello che ti suggerisce il cuore”

L’amore però conosce le sue strade ed è così cieco ma leale da passare attraverso le fessure per compiere il volere del fato. Amore cavalleresco, come ci piace immaginare il periodo rinascimentale. Obblighi morali ai quali non si può opporsi.

Amore, vendetta, inganni e coraggio sono gli ingredienti di questo romanzo storico eccezionale, dalla stesura adatta proprio agli amanti del genere.

Le donne grandi protagoniste ma non meno degli uomini, direi in un giusto equilibrio. Sul finire le emozioni sono in escalation  mozzafiato.

“Ognuno nasce con una predisposizione affinata poi dalla lettura. In fondo, ci riconosciamo nei personaggi più simili a noi”

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