Il cannibale – Tom Hofland

Lute è il responsabile del reparto Vendite e Qualità dell’Aletta, un’azienda farmaceutica olandese i cui uffici, affacciati sugli splendidi boschi della Veluwe, ospitano schiere di dipendenti devoti e tutelati da ottimi contratti. Ma da un giorno all’altro la società viene rilevata da un investitore svizzero, e l’intero reparto viene dichiarato in esubero. Ora, per ottenere il massimo profitto dalla vendita, Lute è costretto a un compito gravoso: convincere decine di fidati colleghi a dimettersi. E così quando Lombard, un cacciatore di teste freelance incontrato per caso, gli offre i suoi servizi, Lute li accetta con sollievo. Ma non sa che Lombard prende la sua professione terribilmente sul serio. Giorno dopo giorno, mentre il cacciatore di teste si insedia nel suo ufficio in compagnia di un cowboy armato di fucile e un minaccioso cane nero, una serie di episodi inquietanti comincia a funestare i corridoi aziendali…
In un romanzo grottesco e divertentissimo, dal sapore cinematografico, Tom Hofland descrive un mondo lavorativo surreale eppure fin troppo familiare, denunciando, con la sua prosa irresistibile ed esplosiva, la disumanizzante dittatura del profitto e dell’efficienza che caratterizza il nostro tempo.

  • Editore ‏ : ‎ Carbonio Editore (2 febbraio 2024)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 250 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

“Il cannibale” è un libro davvero curioso e strano, molto strano e strano fino alla fine.

Inizialmente pensavo di trovarmi di fronte a qualcosa di diverso e stavo quasi per abbandonare la lettura perchè non comprendevo dove volesse andare a parare, poi l’ho capito.

Lute, responsabile del reparto vendite di un’azienda è un personaggio che non ha coraggio, nè spina dorsale, addirittura i suoi pensieri a volte sono questi: ” A volte vorrei smettere di vivere ma senza morire” E’ una persona comune, un lavoro buono, soldi da parte, non ha problemi nel fare la spesa e forse non dovrebbe fare questi pensieri ma tant’è. Un giorno però si dirà, secondo me, che bisogna fare attenzione a ciò che si desidera. Accade che l’azienda viene venduta e i nuovi acquirenti vogliono fare fuori alcuni reparti. Lute viene quindi incaricato di farli fuori… in qualche modo e senza problemi.

“Così vanno le cose: un giorno hai un lavoro, e il giorno dopo sei per strada”

Mettiamoci nei suoi panni, come fai a licenziare i tuoi colleghi, o peggio, convincerli a licenziarsi?

La fortuna, se così si può dire, è dalla sua parte e incontra in maniera fortuita un uomo, uno che ha contatti, dice, che sa come ricollocare questi lavoratori, Lute gli affida completamente l’incarico.

“Ma c’è un mondo personale nel quale tutti cerchiamo di essere gentili e carini l’uno con l’altro, e un mondo professionale nel quale le decisioni devono essere prese senza pietà. Non confonda questi due mondi, questo è il mio primo consiglio, ed è gratuito”

Questo è il primo consiglio che il cacciatore di teste darà a Lute, effettivamente è così il mondo del lavoro, o no? Non c’è posto per l’amicizia, peccato per gli emotivi, io mi ci riconosco, è così, prendere o lasciare.

Il romanzo, grottesco, ironico, ai limiti dell’assurdo, vuole proprio dimostrare, attraverso una favola nera, quello che è il mondo del lavoro. Ci sono persone che si ammazzano di lavoro perchè sanno che ci sono altri dieci alla porta, e accettano, accettano tutto.

Nella piramide aziendale qualcuno sta sopra, in alto ma non tutto è così sicuro…

“L’unico problema che si ha a volare, come nessuno faticherà ad ammettere, è che alla fine poi si precipita dall’alto, e ci si fa molto male.”

Attraverso alcune incursioni storiche fin al tempo della Morte Nera, l’autore ci fa comprendere, e pochi anni fa ne abbiamo avuto una prova tangibile, cosa significa mettere in piedi un sistema e farlo funzionare. Ricordate gli untori? Furono accusati ingiustamente perchè serviva qualcuno contro il quale indirizzare l’odio, dare la colpa.

“Chi vuole essere malvagio…veramente malvagio… deve mettere in piedi un sistema. Un sistema nel quale tutti sospettano di tutti gli altri nel modo più totale, e li controllano e li schiacciano per trarne un vantaggio”

Lute si renderà conto che sta accadendo qualcosa di davvero inquietante, credetemi la lettura è divertente, colma di bizzarie paradossali e innaturali ma scritte davvero bene ed efficaci per passare un messaggio importantissimo.

“Non combattere contro la paura, ma ascoltala, e lasciala andare”

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