Il matrimonio perfetto di Roberta Ciuffi

Trama. Dopo dodici anni Domenico Scorza è tornato a casa. Ha portato con sé due figlie piccole e un passato da medico. Una lunga serie di lutti gli ha fatto guadagnare il titolo di marchese e capo di una estesa famiglia di parenti e lontanissimi consanguinei, di cui lui è ora l’unico responsabile. Per non parlare delle dozzine di domestici, non tutti efficienti e necessari, che dimorano nell’antico Palazzo Scorza. Peccato che la situazione finanziaria non sia all’altezza di questa apparente magnificenza. Il palazzo è quasi in rovina, le tenute non riescono a riempire neppure la dispensa per non parlare delle casse e mantenere tutte quelle persone è un dovere che ormai incombe su Domenico, che lo voglia o no. E qual è il sistema più rapido per rimpinguare le finanze della casa, se non un ricco, anzi ricchissimo matrimonio? C’è già una candidata ideale: Anna Laura Giuliani, figlia di un ricco mercante, bella, distinta, abbastanza matura da essere la moglie adatta di un vedovo con due figlie. È sicuramente una soluzione adeguata ai problemi di Domenico, la più razionale. È il matrimonio perfetto. Non sempre però le cose sono esattamente come sembrano e una delusione può essere dietro l’angolo. E talvolta il cuore può pensarla diversamente dalla ragione, dai libri dei conti e perfino dalla moltitudine di parenti in ansiosa attesa di veder rinascere i fasti della famiglia. Talvolta, il cuore può desiderare solo… Susanna.
E il cuore, si sa, ha le sue ragioni che la ragione non conosce…

Recensione a cura di Jessica Pennini

Roberta Ciuffi ci propone il suo primissimo libro in una veste nuova, e per me che seguo questa scrittrice è stato un vero piacere leggere il romanzo con cui è entrata nel mondo della scrittura. 

Roberta è una delle scrittrici di historical romance più conosciute e ad ogni nuova opera riconferma il suo grande talento. 

Questa volta ci troviamo a Roma, nella città eterna, nei primi decenni dell’800. “Era già tardo aprile e l’aria si stava intiepidendo. Il tramonto accendeva le vecchie mura dei palazzi romani di una tonalità color ambra e nel cielo pennellate di rosa, rosso e viola si contendevano il primato con l’azzurro.” 

Il nuovo marchese Scorza, Domenico, si ritrova a ereditare le tenute di famiglia, sommerse di debiti e con una schiera di parenti da mantenere, dopo la dipartita del padre e di suo fratello e dei suoi figli. 

“Proprio così, lui era il nuovo marchese, il capo della casata. Poteva fare ciò che voleva. Non c’era più nessuno sopra di lui a cercare di decidere del suo destino.” Domenico è costretto dunque a rientrare a Roma, dopo una vita vissuta altrove e lontano dalla sua famiglia, con la quale i rapporti non erano idilliaci. 

Giunge insieme alle sue due figlie, Cristina e Flavia, dopo la perdita della moglie, avvenuta poco tempo prima. 

“Oramai tutti dovevano essere a conoscenza dell’arrivo del marchese Scorza. Brividi di eccitazione, di curiosità, certamente scuotevano i salotti della città. Una buona cosa, tra l’altro, che fosse vedovo. Le signore sarebbero state ansiosissime di accaparrarselo.” Infatti, per risollevare le sorti dell’economia familiare, fin da subito Domenico riceve pressioni affinché sposi una giovane ereditiera, grazie alla quale la situazione finanziaria della famiglia Scorza si risolleverebbe. 

Domenico è titubante, vuole rispettare il periodo di lutto, ma temporeggiare anche per altre ragioni. Al suo arrivo ha fatto la conoscenza di Susanna, sua parente alla lontana, e da subito ne è rimasto affascinato. In sua compagnia si sente sé stesso, è una ragazza piacevole, con cui può affrontare qualsiasi argomento, e ha stretto anche un rapporto molto dolce con le sue figlie. 

Il sentimento è reciproco, Susanna con il passare del tempo subisce sempre di più il fascino dell’uomo. 

“Trovò che non fosse facile reggere lo sguardo di quegli occhi verdi in cui sembrava riflettersi il sorriso appena accennato delle labbra.” 

“Si guardarono negli occhi con la piena consapevolezza di questo identico sentimento.” Gli ostacoli però non mancano. Nonostante i loro sentimenti siano reciproci, l’ostilità della famiglia è grande: Susanna non è ricca e il loro matrimonio significherebbe la rovina per la casata. È cosa nota però che “in amore non esiste il buon senso” e i nostri due protagonisti ce ne danno prova. Tra loro l’amore e la passione sbocciano come un fulmine a ciel sereno e non possono ignorare ciò che provano. 

La storia d’amore tra Domenico e Susanna è il fulcro del romanzo e si svolge principalmente nella tenuta di famiglia degli Scorza. La narrazione è scorrevole e con una nota di umorismo che rende la lettura ancora più piacevole. 

Roberta descrive i luoghi e la situazione storica con grande maestria e cura per i dettagli, tanto che durante la lettura sembra di passeggiare per Roma e nel palazzo vedendo la storia svolgersi davanti ai nostri occhi.

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