Il mistero della casa delle civette di Francesco Morini , Max Morini

RECENSIONE DI SARA VALENTINO

Bentornati lettori a indagare insieme al libraio Ettore Misericordia e al suo impareggiabile collega Fango. Spassosi ed esilaranti come sempre, in questo ultimo giallo li ho visti coinvolti in una indagine che mi ha catturata letteralmente. Dovevo assolutamente scoprire come avrebbero risolto il mistero e ho così “polverizzato” le pagine in un solo giorno.

Una cartomante viene trovata morta nella sua abitazione, diversi i possibili omicidi, ognuno con un movente oggettivamente plausibile. La donna, settantenne, Veronica Diamanti, figlia di un occultista esoterista molto stimato. Odore di bruciato sulla scena del crimine, evidente che l’assassino abbia voluto bruciare prove. L’arma dell’omicidio? Un compasso… Assai curiosa per la verità. Si apre l’ipotesi della Massoneria, squadra e compasso ne sono i simboli lampanti.

Le indagini debuttano aprendo le finestre sulla Roma misteriosa e magica, non come Torino certamente ma vanta una tradizione non indifferente. L’Esquilino, quartiere dove è stato commesso l’omicidio, risulta essere da sempre dimora di streghe e fattucchiere. Nel Seicento vi visse il marchese Palombara alchimista. L’architettura austera e la vasta tradizione antecedente al Medioevo richiamano storie, enigmi, misteri e leggende. I Morini hanno il grande pregio di condurci a spasso per Roma, seguiamo le indagini ma da turisti curiosi amiamo poi soffermarci nei luoghi che ci dipingono. E’ anche il caso della porta alchemica, l’unica delle cinque porte sopravvissuta di Villa Palombara.

Mentre le avventure quotidiane di Misericordia e Fango, alle prese con amori e donzelle e la sistemazione degli scaffali in libreria, procedono ci si imbatte nientemeno che nel mago Rol e di come la sua vita si intrecciò con il fascismo di Mussolini.

L’intreccio si infittisce e ci troviamo ora a visitare  La Casina delle Civette, dimora del principe Giovanni Torlonia jr. fino al 1938,

DCF 1.0

anno della sua morte. Sembra che il fulcro possa essere proprio qui. Come districarsi? Tra codici alchemici, civette color oro, un esperimento da brividi.

Ma cosa legava la vittima a questi individui? Soprattutto, quale segreto si cela nella casa delle civette? Le inchieste proseguono setacciando i clienti della cartomante e i loro segreti.

Lo sapete che il simbolo della civetta e del gufo è proprio la chiaroveggenza? Animali notturni che vedono al buio.

La matassa pian piano si dipana e gli intrecci si sciolgono. Avventura esilarante e oltremodo istruttiva.

Le indagini del libraio Ettore Misericordia
Mentre sono impegnati con l’inventario della loro libreria, in un novembre piovoso e freddo, Ettore Misericordia e Fango vengono chiamati dall’ispettore Ceratti. Una cartomante è stata uccisa in piena notte nel suo appartamento in piazza Vittorio. La dinamica dell’omicidio è piuttosto strana, perché la vittima è stata ferita a morte con un compasso, noto simbolo massonico. Per aiutare Ceratti a risolvere il caso, il libraio-detective e il suo fido assistente, tra sorprese e colpi di scena, si dovranno confrontare con le ombre e i segreti della vittima. Nel  corso di una lunga e ingarbugliata indagine nella Roma magica ed esoterica, Misericordia dovrà districarsi tra indizi e sospettati, scavando nei segreti della Casa delle Civette di Villa Torlonia: luogo depositario di un misterioso enigma legato al principe Giovanni Torlonia, vecchio e bizzarro inquilino che la abitò nei primi del Novecento, e ad altri due inquietanti personaggi, il sensitivo Gustavo Rol e Benito Mussolini…

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