Il re ai confini del mondo di Arthur Phillips

Inghilterra, 1601. La regina Elisabetta I è in fin di vita. Non ha avuto figli: il suo è un regno privo di erede, e i potenziali successori cominciano a tramare. Il trono spetterebbe a Giacomo VI di Scozia, ma a corte si vocifera che il re nasconda qualcosa. Ha tutte le ragioni per affermare di essere protestante, ma se segretamente condivide il cattolicesimo della sua famiglia, allora quarant’anni di guerra di religione saranno stati inutili. È un rischio che il paese non può permettersi. Qual è, quindi, la vera fede di Giacomo VI? A Geoffrey Belloc, tra i più abili collaboratori della corona, viene affidato il compito di ideare un test per scoprirlo. Belloc arruola Mahmoud Ezzedine, un medico musulmano rimasto in Inghilterra dopo l’ultima visita diplomatica dell’impero ottomano, come suo agente sotto copertura. È l’uomo perfetto per il lavoro: è un outsider, bloccato da anni su quell’isola fredda, umida e primitiva. Pur di riabbracciare la moglie e il figlio è disposto a tutto.“

  • Editore ‏ : ‎ Fazi (28 aprile 2022)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 350 pagine

Recensione a cura di Stefania De Leonardis

Chi è Ezzedine

Inghilterra 1601. La regina Elisabetta I è ormai anziana e le rimane poco tempo da vivere

Il regno non ha eredi perché la Monarca non ha figli, quindi incerta è la scelta di un erede. Il futuro re potrebbe essere Giacomo di Scozia di cui non si conosce il suo vero credo religioso e ciò ostacola la scelta di un erede per il trono d’Inghilterra.

Le guerre tra cattolici e protestanti fanno da sfondo all’intera vicenda, continuando a provocare tumulti tra la popolazione britannica.

A entrare a far parte della società inglese, a conoscere i segreti più intimi dei reali d’Inghilterra sarà Ezzedine, un medico della corte del Sultano ottomano.“Nel palazzo della felicità, a Costantinopoli, nella terra dei Turchi, i visir di Murad il grande, sultano degli Ottomani, custode delle due sacre moschee, califfo dei califfi, inviarono una missione diplomatica in un regno lontano, senza sole, primitivo, fradicio di pioggia, pagano. Il sultano scelse come ambasciatore un uomo leale e fidato ma di scarsa importanza per trattare con il popolo di quella zolla di terra umida. Eppure bisognava mandare qualcuno per negoziare commerci e salvacondotti…L’ambasciatore e la sua corte viaggiarono fino ai confini del mondo. Mahmoud Ezzedine, il medico responsabile prima di tutto della salute dell’ambasciatore, e in secondo luogo degli altri componenti della spedizione, aveva cercato di evitare il viaggio, ma la sua presenza era stata espressamente richiesta.”

Ezzedine è costretto a lasciare l’amata moglie Saruca e, ancor più, l’unico figlio Ismail che, alla notizia della sua partenza, piange disperato per ben due notti.
Durante i primi tempi in Inghilterra, l’ambasciatore e i suoi uomini vengono intrattenuti dalla regina con grandi feste, assistono a commedie e spettacoli di musica e di ballo. Mahmoud Ezzedine appare molto riservato e timido di natura. L’aria di quei luoghi umidi non gli giova. Sente il proprio corpo indebolirsi e deperire. Nei ritagli di tempo libero che gli capita durante la giornata, Ezzedine studia erbe e piante dell’isola e stringe una solida amicizia con il dottor Dee, l’alchimista, astronomo e filosofo naturale della regina Elisabetta I.
Ogni sera Mahmoud scrive un diario che si ripromette di portare personalmente al figlio al suo ritorno a Costantinopoli.“La sultana d’Inghilterra non è bella, non quanto viene reputata la nostra, e non è neanche saggia come il nostro sultano anche se parla bene il latino. È una donna anziana con la faccia dipinta di colori strani. Ha i capelli della tinta dei cachi, perché la sua famiglia proviene dalla terra del Galles, dove tutti hanno colori bizzarri… Prima di questa regina, l’Inghilterra ne aveva un’altra, sorella di Elisabetta ma lei era un’adoratrice della croce…”

Inaspettatamente, poco prima del suo ritorno a Costantinopoli, per Ezzedine tutto cambia: a causa di alcune banali battute “in stile inglese” da lui fatte. Il medico viene severamente richiamato dall’ambasciatore e, inoltre, poiché da musulmano ha curato un cristiano alla corte della regina, in breve tempo il suo destino cambia.“Il sultano vi ha scelto per qualcosa di grande. Vi ha scelto per essere il cemento, l’incarnazione del ponte che sta costruendo tra Londra e Kostantinyye.”

Sono lodi velate dove si nasconde un futuro diverso per Mahmoud Ezzedine! Egli rimarrà in Inghilterra, man mano integrandosi nella quotidianità britannica. Si converte al cristianesimo diventando Matthew Thatcher senza mai dimenticare la sua amata Costantinopoli e la sua adorata famiglia.

Geoffrey Belloc

D’ora in poi l’attenzione si sposta verso un altro personaggio del romanzo non meno importante, Geoffrey Belloc, che, prima come guerriero e ora come spia, è al servizio di dell’anziana regina. Sta a lui scoprire, attraverso aiuti di persone fidate, se Giacomo di Scozia potrà essere il degno successore di Elisabetta I.
La preoccupazione è che il futuro re pratichi il cattolicesimo, la religione di sua madre. A Belloc viene quindi affidata la missione di scoprire il vero credo di colui che potrebbe diventare re d’Inghilterra.

Ezzedine entra a far parte della narrazione attraverso un’altra lunga serie di eventi. Viene reclutato da Belloc come infiltrato. Dovrà entrare a far parte della corte scozzese e capire se Giacomo di Scozia è cattolico o protestante. Giunto in Scozia, Ezzedine approfondisce la conoscenza con Giacomo, un giovane dal carattere complesso: ci vorrà tempo, ma soprattutto saranno necessari l’astuzia e al contempo il suo fare gentile per stringere amicizia e guadagnare così la fiducia di colui che potrebbe esser re, a patto che non sia cattolico.
E poi… il resto è storia. Giacomo seppur non apertamente, manifesta il proprio credo religioso che gli permetterà un giorno di essere Re d’Inghilterra.

Un romanzo storico, meglio una spy story rinascimentale che porta il lettore nei meandri di questo mondo complicatissimo, ieri come oggi, mostrandogli luci e ombre. Qui i personaggi simulano, mentono, controllano e portano avanti diverse sfide. E anche quando pensiamo di aver colto tutti i sottintesi e svelato tutti i misteri, capito chi serviva chi e chi voleva cosa, può esserci ancora qualcuno che ce l’ha fatta sotto il naso.

Ho trovato questa lettura molto confusa e difficile a comprenderne l’evolversi delle vicende, questo perché non leggo romanzi gialli per cui questo per me è il primo che leggo. Resta comunque un romanzo importante tanto chè è stato accostato per complessità e ricchezza nei dettagli alle opere della scrittrice Hilary Mantel.

Please follow and like us:
error0
fb-share-icon20
Tweet 20
fb-share-icon20

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.