Indomabile. Il romanzo di Giovanna la Pazza di Alexa von Hennig Lange

Recensione di Sara Valentino

Non ho resistito, appena è uscito in libreria l’ho acquistato immediatamente perchè il titolo “L’indomabile” mi ha calamitata. Parliamo del romanzo che Alexa Hennig von Lange, autrice molto conosciuta in Germania, ha dedicato alla figura di Giovanna di Castiglia, tristemente nota come “la pazza”.

Il romanzo ha l’intento di ricostruire la giovinezza di questa donna, figlia di Isabella I di Castiglia e di Re Ferdinando II d’Aragona, poi il matrimonio con Filippo (detto il Bello), infine il confino da parte del padre.

Giovanna e la sua storia sono state a lungo ragionate dagli storici allo scopo di scoprire la verità. La pazzia che le fu attribuita è una leggenda inscenata allo scopo di tenerla lontana dalla politica? Il suo carattere era certamente molto anticonformista e per il suo tempo non poteva certo essere accettato, la sua non sottomissione completa, la sua ribellione anche solo nei confronti delle innumerevoli amanti del marito, a quel tempo, non era consentita. Anche il suo scetticismo nei confronti di alcuni riti cattolici e il rifiuto dei modi in cui venivano convertiti gli uomini del nuovo mondo non era accettabile, soprattutto per sua madre che aveva istituito l’inquisizione spagnola. Siamo nel 1479 quando Giovanna venne al mondo e comprendiamo bene che già questi elementi potevano essere sufficienti per inscenare quella che poi è la leggenda giunta a noi… di Giovanna la Pazza.

Non ho letto molto su di lei, desidero quindi approfondire per farmi un’idea migliore e personale circa gli eventi, ne ho solamente letto in una romanzo storico incentrato però sulla cognata Margherita d’Asburgo, sorella per altro di Filippo, che sposò il fratello Giovanni.

Ma veniamo al romanzo così introspettivo, del quale ho sottolineato moltissimi passaggi degni di nota e che fanno riflettere, travalicando così le colline del tempo.

La lettura inizia da una lettera del 1525 che Giovanna scrive alla figlia, è l’incipit per noi e ci introduce a ciò che poi sarà il racconto della sua vita.

“Sono imprigionata in questo corpo solcato da ferite, accovacciato sul pavimento, premuto forte contro il muro… Sono stata prigioniera di mio marito. Lo sono stata di mio padre. Ora lo sono di mio figlio…La mia calma li spaventa, perchè per loro è più pericolosa della mia follia…Le persone combattono e uccidono nel tentativo di conquistare potere, ricchezze e prestigio. Non ho mai conosciuto nessuno che abbia ottenuto la felicità in questo modo… Non puoi cambiare il mondo, ma puoi cambiare te stessa”

Con un inizio così, capite perfettamente, questo libro mi è durato pochissimo, meno di quanto avrei voluto.

Attraverso il ricordo di un sogno di Giovanna veniamo messi a parte dell’immagine degli indios, strappati al loro vivere per essere sottomessi, attraverso la conversione al cattolicesimo, così venivano saccheggiate queste persone, derubate e ridotte in schiavitù.

E poi c’è Filippo, il Bello…, “La tua mamma è qui. Vuoi che ti racconti qualcosa di tuo padre? C’è stato un tempo in cui l’ho amato moltissimo” A sedici anni, con una scorta di cento navi, Giovanna salpava alla volta delle Fiandre per andare in sposa al padre dei suoi figli. Un matrimonio combinato, una tempesta terribile da affrontare per arrivare alle nozze, forse in principio si erano davvero amati. Poi la felicità lascia il posto gradatamente alla solitudine, dopo il sogno c’è sempre il risveglio e questo risveglio non avverrà solo in negativo ma anche in positivo e Giovanna scoprirà che sua madre non era la nemica acerrima ma che attraverso i suoi modi desiderava solo proteggerla da questo mondo, il loro mondo.

“Piangi come una donna per ciò che non hai saputo difendere come un uomo” aveva detto sua madre.

Supremazia, desiderio di potere, insaziabile tentazione di supremazia, vanità e infedeltà, inganni così vicini da fare tremare. Per il trono … per un trono. Alla fine Noè non era riuscito a compiere la missione, dice l’autrice, “Gli uomini continuano ad annientarsi per mancanza d’amore”

Della tragedia della vita di questa donna sarete voi a decidere come in questo romanzo ne è uscita. E ancora oggi il mondo non è tanto dissimile. Chi si ribella, chi non si adegua a ciò che viene definito “normale” non è ancora chiamato folle?

«Se vuoi sopravvivere, non cercare di cambiare il mondo, ma te stessa.» È questo l’ultimo consiglio che Giovanna di Castiglia lascerà alla figlia. Nata nel 1479, Giovanna si dimostra ben presto una giovane sensibile e intelligentissima, che sogna di diventare una sovrana tollerante ed equa. Al contrario della madre, Isabella la Cattolica, contro la quale Giovanna si ribella in ogni modo possibile: la accusa di utilizzare la fede come strumento per ottenere ricchezza e potere, le contesta le atrocità commesse nelle colonie, condanna il tribunale dell’Inquisizione e rifiuta il sacramento della confessione. Solo dopo la morte di Isabella, Giovanna si rende conto che la madre non era affatto una nemica, bensì la sua unica alleata. Infatti il marito Filippo – sposato per ragion di Stato, ma non per questo meno amato – e il padre Ferdinando stanno già tramando alle sue spalle, ritorcendo contro di lei la sua nota irruenza e il suo anticonformismo religioso. Sostengono che Giovanna sia pazza e, in breve, la fanno rinchiudere lontana dagli occhi del mondo. A spingerli è il timore di essere di nuovo relegati sullo sfondo da una regina caparbia e volitiva, la cui unica follia è credere in un mondo più giusto. Perché in realtà Giovanna è una donna in anticipo sui tempi, una donna che ha avuto il coraggio di combattere per quello in cui credeva, senza lasciare che le delusioni e i rimpianti le indurissero il cuore. Una donna forte e sorprendentemente moderna, di cui questo romanzo ci offre un ritratto profondo e coinvolgente, restituendole la dignità e l’onore che merita.

  • Editore : Nord (15 aprile 2021)
  • Lingua : Italiano
  • Copertina rigida : 272 pagine
  • ISBN-10 : 8842933589
  • ISBN-13 : 978-8842933588
Please follow and like us:
error0
fb-share-icon20
Tweet 20
fb-share-icon20

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.