Io sono leggenda  di Richard Matheson 

Robert Neville è probabilmente l’ultimo uomo vivente sul pianeta… eppure non è solo. Un morbo incurabile ha trasformato uomini, donne e bambini in vampiri assetati di sangue. Di giorno Robert attraversa le rovine della civiltà, seguendo le tracce dei mostri come un cacciatore sulle orme della preda, li studia, sperimenta nuovi modi per sterminarli. Di notte si barrica in casa, assediato dalle creature delle tenebre, e implora che sorga presto il sole… Rovesciando la situazione di Dracula, vampiro nel mondo degli uomini, Matheson immagina un uomo solo in un mondo di creature mostruose, dando vita a uno degli scenari più fortunati della letteratura e del cinema novecentesco. Quello che – con la sua scrittura ossessivamente cristallina, asciutta, ipnotica – Matheson dipinge è un mondo apocalittico, straniato, nel quale ogni valore e ogni certezza vengono stravolti. Chi sono i buoni e chi i cattivi? Ci sono davvero dei buoni e dei cattivi? O ci sono solo eventi e creature che sfuggono alla comprensione razionale e alla catalogazione scientifica? L’orrore, suggerisce Matheson, ci abita accanto.

  • Editore ‏ : ‎ Mondadori (1 aprile 2020)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 204 pagine

A cura di Sara Valentino

Un commento scritto nel 2018, il giorno prima di un importante intervento chirurgico:

secoli di parole non riuscivano a porre fine all’inarticolato, insensato desiderio della carne.”

Forse valeva la pena aspettare di digerirlo meglio, ma, siccome domani non posso, preferisco scrivere oggi due parole a commento.

Io credo che aldilà della trama, che più o meno tutti conoscono, questo romanzo sia, o voglia essere, la metafora del nostro vivere, o non vivere, moderno

Mi ha permesso di fare diverse considerazione, una delle quali è il sopravvivere al mondo privi di linfa vitale e qualcuno credo che lo faccia succhiando energia al prossimo.

In poche parole, la riflessione è sempre la stessa: esiste o è mai esistita un’umanità.

In fondo, forse, il “vampiro” aldilà dell’immagine di orrore che sprigiona in noi dopo secoli di buie leggende, è davvero così malvagio? 

E il concetto di normalità all’improvviso prende tutto un altro senso, ma in realtà lo sappiamo benissimo che la “normalità” è relativa o semplicemente non esiste.

Robert Neville, il protagonista, mi ha commossa, nella sua unicità ci può insegnare a non arrenderci mai nonostante tutto e che anche sopita, abbiamo intrinseca la nostra umanità.

Un libro davvero meritevole.

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