Le figlie del libro perduto di Katherine Howe

Connie Goodwin, giovane e brillante dottoranda all’Università di Harvard, è impegnata in una ricerca sui processi di Salem, nel New England, che alla fine del diciassettesimo secolo videro più di centocinquanta persone accusate di stregoneria. Ma durante l’estate è costretta a trasferirsi fuori città per sistemare e vendere la vecchia casa di famiglia. All’inizio contrariata, Connie scopre che l’antica dimora contiene strani e preziosi tesori: non ultima, una Bibbia da cui cade una chiave dal fusto cavo, al cui interno è nascosto un pezzetto di carta ingiallita con su scritto Deliverance Dune. Un nome legato non solo ai processi su cui Connie sta indagando, ma anche alla sua famiglia, a un segreto custodito da generazioni di donne e tramandato attraverso un libro proibito: un Libro delle Ombre, depositario di un sapere arcano e sovrannaturale, ormai perduto. Ma un filo rosso lega quel passato oscuro e terribile al presente: e mentre Connie, tormentata dalle visioni, cerca disperatamente di risolvere il mistero, qualcun altro è in cerca del libro perduto, e per ottenerlo è disposto a tutto, anche a ricorrere a una maledizione da cui non c’è scampo…

  • Editore ‏ : ‎ TEA (24 marzo 2011)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 427 pagine

A cura di Sara Valentino

Più di ogni altra cosa la stregoneria rappresentava il tentativo della gente ,e in particolare delle donne, di appropriarsi di un potere che secondo i teologi puritani spettava solo a Dio”

Per la lettura di questo romanzo devo ringraziare Antonia Er, che, sapendo del mio essere affascinata dalla caccia alle streghe e soprattutto dai fatti accaduti a Salem nel 1600, me lo ha suggerito.

Una storia quella raccontata da Katherine Howe, discendente proprio da Elisabeth Howe condannata nei processi di Salem del 1692, che si dipana tra il passato e il 1991.

Le due parti narrate sono molto ben congeniate, seppure io abbia preferito la parte storica.

Un libro al centro di questa storia “il libro delle ombre” che Connie la protagonista si trova a cercare mentre si trova a dover vendere una vecchia casa di famiglia immersa nel bosco.

Purtroppo lo stesso libro è agognato anche da qualcun’altro, che per i suoi scopi puramente diabolici non si fermerà dinanzi a nulla per metterci le mani sopra.

Una lettura tutto sommato piacevole e scorrevole, ma che nella parte centrale ha perso un po’ di azione e suspence.

Una piccola perplessità sul finale

 Ottime le descrizioni degli usi e costumi dell’epoca e la ricostruzione fedele dei processi con la brutale descrizione della ricerca sul corpo delle accusate del famoso “capezzolo di strega”, i personaggi della parte storica sono quasi tutti realmente esistiti e le loro storie corrispondono quasi completamente a quanto accaduto, l’autrice nelle note lascia intendere che poche siano le licenze che si è presa in questo senso.

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