Egitto, 1249. La settima Crociata, iniziata nel migliore dei modi con la presa della città di Damietta, si trasforma in un logorante stallo che mette a dura prova l’armata cristiana, in attesa di rinforzi e rifornimenti. Francesco Fieschi e i suoi compagni assaltano una carovana diretta in città fingendosi briganti, a caccia di ricchezze. Durante l’attacco Francesco incappa in un vecchio moribondo che lo scambia per suo figlio e gli parla di un misterioso tesoro. Chi è questa persona a lui così somigliante? Esisterà veramente questo tesoro? Da quel momento per lui non c’è pace. Neppure la furia della guerra interrompe questa inarrestabile ricerca. Intanto Matelda de la Rocheblanche, dopo la grave morte del figlio, è chiusa in convento. Ma una notte il richiamo del destino si fa sentire: scappa, iniziando la sua nuova vita da fuggiasca. Nascosta a Parigi incontra un piccolo ladruncolo di nome Martin: la vita le ha regalato una seconda opportunità e Matelda fa di tutto per non perdere il suo nuovo figlio. I destini di Matelda e Francesco continuano a incrociarsi e sfiorarsi, ma fino a che punto i due riusciranno a ingannare la morte?
- Editore : Altrevoci Edizioni (4 ottobre 2023)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 328 pagine
Recensione a cura di Sara Valentino
Il secondo volume della trilogia di Daniela Piazza dedicato a Francesco Fieschi e Matelda de la Rocheblanche è “La brigante”.
Purtroppo devo attendere per conoscere le loro sorti ma in questo romanzo ho apprezzato moltissimo Matelda, il suo coraggio, la sua voglia di libertà, il suo desiderio di proteggere una creatura che tanto le ricorda il suo bambino. Sarà disposta a tutto, anche a dare la vita in cambio di questo. Inaspettati incontri, un destino che pare disegnato e un’escalation di grandissime emozioni accompagneranno la donna che ormai è di stanza a Parigi, fuggita appunto dal convento dove era stata relegata.
“Si rendeva conto che quella che stava per fare sarebbe stata una scelta definitiva: voleva dire rompere una volta per sempre con la vita che aveva condotto fino ad allora”
Francesco è in Egitto, tra battaglie e intricati misteri, il suo ardore pare nuovamente accendersi, così il desiderio di godere facendo del male, un desiderio di possesso sacrilego, deleterio che proprio, diversamente da ciò che normalmente mi accade, mi ha fatto detestare il protagonista. Ho provato un fastidio a seguirne le gesta. Ovviamente è un merito all’autrice che non solo, come di consueto, dà prova di ricostruire fedelmente i fatti storici incasellandoli in un romanzo, ma ci riflette gli animi così platealmente da scatenare appunto questo turbinio di emozioni. E’ pur vero che ancora una volta si troverà a dover incrociare il misterioso uomo che lo detesta profondamente e Francesco purtroppo ha una ferita da sanare, quella di non sentirsi mai valorizzato.
Emozioni contrastanti, lo dicevo appunto, nel seguire le vicende dei due protagonisti che si alternano con l’avvicendarsi dei capitoli.
Francesco sarà raggiunto anche dall’amico Filippo che gli porterà la triste notizia da casa, della perdita del figlio. E nascerà nell’animo tormentato del giovane un sentimento aggressivo nei confronti della moglie. Se poi si incontreranno in questo episodio lascio a voi di scoprirlo.
E’ un romanzo storico e avventuroso ma anche molto duro, bisogna dirlo, del resto il tempo era quello che era e la guerra va resa reale non edulcorata.
“L’oscurità della sera avanzava rapidamente. Finito il lavoro sporco, gli uomini si aggiravano ora come ombre silenziose tra i cadaveri e i pochi feriti che ancora gemevano, completando la carneficina in modo sistematico e rapido e spogliando infine i resi dei mercanti più ricchi di qualsiasi oggetto di valore”
Questo episodio si conclude dunque con la disfatta di Damietta e con una Buonanotte senza fantasmi.
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