La congiura dei cardinali – Antonio Tenisci

Roma, 1516 d.C. Alfonso Petrucci, cardinale membro del Sacro Collegio, fallisce clamorosamente il suo tentativo di eliminare Leone X, il primo papa Medici della storia della Chiesa. Esiliato da Siena, freme per vendicarsi e, con altri porporati, ordisce una congiura per avvelenamento, affinché si elimini definitivamente Giovanni de’ Medici, discendente della gloriosa famiglia fiorentina, ma osteggiato e odiato in Vaticano. Seppur circondato da molti consensi, Alfonso deve però fare i conti con il cugino Scipione che, al suo servizio, cerca in tutti i modi di dissuaderlo dai suoi desideri di vendetta, conscio del potere di cui può beneficiare un Medici. Ben presto però si ritrova a essere parte di un disegno molto più grande da cui non può sfuggire, soprattutto quando le sibille della Chiesa, le bellissime indovine che manipolano i cardinali con le loro grazie e sotterfugi, iniziano a essere ritrovate nelle acque del Tevere, assassinate da una mano misteriosa. Il giovane Scipione, innamorato della sibilla più bella e desiderata, Rebecca Vigo, si ritroverà a scegliere tra il desiderio di proteggere la sua amata e la vendetta per la sua famiglia, tra trame oscure, vendette e sete di potere nell’Italia del pieno Rinascimento.

  • Editore ‏ : ‎ Leone (3 maggio 2023)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 486 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

Torno per breve tempo nel mio amato periodo storico e approdo a Roma nel 1516 quando al soglio pontificio sedeva Leone X. Leone X, al secolo Giovanni di Lorenzo De Medici figlio appunto di Lorenzo de Medici e di Clarice Orsini. Ho sempre avuto un debole per questa famiglia e in particolare per gli anni della congiura sfociata nell’infausto giorno della morte di Giuliano fratello di Lorenzo.

Antonio Tenisci ci conduce per le strade di Roma per gli ambienti papali, ci racconta una storia che non è così nota, almeno a me non lo era affatto. Grazie alla sua minuziosa pazienza e alla poderosa ricerca che sicuramente ha fatto per scrivere “La congiura dei cardinali” possiamo entrare ospiti non paganti di un teatrino d’altri tempi e scoprire i giochi di potere, gli intrighi che si consumarono a questa corte.

“Il cardinale Alfonso Petrucci immaginò la lama penetrare le carni. L’odiato Medici non avrebbe avuto scampo. Quel sorriso bonario e falso sarebbe sparito in un istante lasciando strada a un ultimo respiro. “

Tra gli invitati, quasi tutti personaggi realmente esistiti, vi sono il cardinale Alfonso Petrucci, fratello di quel Petrucci che fu estromesso dal potere a Siena da parte del vescovo di Grosseto Raffaele Petrucci. Alfonso Petrucci, covando la sua vendetta, ordì dunque una congiura per assassinare Leone X. Altri personaggi importanti e compromessi ma non vi racconto come, sono il medico personale del Papa, Giovanni Battista da Vercelli, Antonio de Nini, Raffaele Riario, Francesco Soderini, Bandinello Sauli, Adriano Castellesi.

“Solo un pazzo può volere uccidere Leone X durante il Concistoro, nelle stanze del Vaticano e davanti a tutto il Sacro Collegio.”

Il romanzo storico già così costituito, che racconterà la vicenda fino in fondo ma che, nonostante sia storia, non desidero spoilerare nel finale, sarebbe un ottima lettura. Sarebbe, dico, perchè Tenisci ha deciso di mettere un po’ di pepe per rendere tutto ancora più saporito e piccante.

“Il corpo nudo della sibilla si allontana sulla acque. Le scie brillanti della luna ne culleranno l’oblio.”

C’è un gruppo di sibille nel romanzo che è più consono chiamare thriller storico, questa è forse l’unica licenza che l’autore utilizza per rendere il romanzo una narrazione ancora più intrigante. In realtà la sibilla fu una e veritiera fu anche la sua profezia. Comunque qui accade che le sibille vengono brutalmente assassinate, una dopo l’altra, denudate e gettate nel Tevere.

“L’acqua scorre ignara e fredda come il buio che avvolge Roma. Monete sono passate nelle mani degli uomini per pagare il silenzio delle bocche e l’oblio delle orecchie. Non ci saranno testimoni, anche se la morte non ha paura e prende senza vergogna”

Scipione Petrucci, cugino di Alfonso si troverà in una posizione spiacevole, conoscerà l’amore, la paura e il dolore e proprio questo amore sarà il motivo per cui non si fermerà davanti a nulla.

Storia, emozioni si uniscono in una lettura che consiglio a tutti gli amati di questo genere.

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