La corona del potere di Matteo Strukul #reviewparty

Recensione di Sara Valentino

E così sono arrivata al termine di questo romanzo storico, “La corona del potere” di Matteo Strukul, ci sono arrivata un po’ con rammarico, l’ho centellinato per quanto mi è stato possibile ma infine ho dovuto lasciare le corti del Rinascimento italiano.

L’autore, lo seguo da tempo, ho letto diversi suoi lavori e ha uno stile narrativo che come direbbe lui “spacca”! Perchè dico questo? Perchè narrare di storia, romanzarla è cosa che fanno in parecchi e soprattutto raccontare questo preciso momento storico è abbastanza comune. La mia meraviglia, il mio stupore e il mio triste congedo dal libro evidenzia che in questo romanzo ci ho vissuto.

Strukul non pecca sicuramente nello studio della storia, la ricca bibliografia al termine mi ha lasciata semplicemente estasiata. Ci fa vivere il periodo particolare, la stupefacente e intrigante scacchiera delle più potenti dinastie del XV secolo, ma ci fa conoscere i volti, i retroscena dei protagonisti, il loro essere uomini e donne, come noi, certo di altra epoca con altri usi e abitudini. E’ molto importante per un romanziere entrare nelle menti dei personaggi perchè racconta la Storia facendola amare oltre ogni misura. Devo dire che se a scuola la raccontassero così ci sarebbero stuoli di amanti della Storia! Un grande sogno.. Del resto Matteo Strukul anche dal vivo, durante conferenze e presentazioni, è proprio questo: passione e entusiasmo.

Venendo a “La corona del potere”  aggiungo che racconta uno tra i miei periodi storici prediletti e una tra le famiglie antiche che più amo: la famiglia Borgia e soprattutto Il Valentino.

Cesare Borgia un sognatore, un po’ folle forse, un po’ troppo sanguinario probabilmente, un uomo però con orgoglio da vendere, passione immane, forza di volontà colossale.

Altro personaggio non indifferente che calca le scene dell’epoca in questione è Caterina Sforza, soprannominata non per nulla la tigre di Romagna. Risoluta, tenace, capace di tener testa a uomini di gran potere senza indietreggiare di un solo passo, rischiando anche il tutto per tutto, i suoi figli. Anch’essa è raccontata come donna, inflessibile e coraggiosa certamente, una mamma che insegna ai figli a piantarsi i denti nelle labbra, se necessario, ma a non mostrare mai segni di arrendevolezza.

“Poi, mentre il carro si allontanava con il suo carico di morte, la folla aveva fatto irruzione nel palazzo: uno sciame di mosche carnarie affamate di preda.”

Intrighi di palazzo, alleanze, da Milano alla Sicilia un’Italia sotto attacco, invasa, un esercito che percorre le strade, razzie, morte, il flagello di una epidemia mostruosa capace di distruggere come mai altre nel passato.

Legami di sangue, sconquassati dalla gelosia, divoranti passioni nascoste. Del resto Alessandro VI fu un papa dagli appetiti sessuali incredibili, non era certo suo uso osservare le regole della castità, nemmeno celare al mondo i suoi eccessi.

Ludovico il Moro si affida all’astrologo di corte, quali ombre contro di lui? Di chi fidarsi?

“Un Leviatano emergeva dal mare ribollente e distruggeva con i propri tentacoli Milano e poi, via via, Venezia, Ferrarar, Firenze fino ad arrivare a Roma. Divorava uomini e donne e portava con sè il tormento.”

Un Leonardo da Vinci dinanzi a una parete, pronto per l’impresa meravigliosa che conosciamo e per il tentativo con una tecnica innovativa.

Se il fuoco consumava Cesare Borgia, la sua passione per il potere e per la guerra, lo stesso fuoco bruciava un frate abituato a sermoni di accusa.

Ho apprezzato moltissimo l’autore perchè ha risaltato anche le donne, una Lucrezia, povera pedina della famiglia, spezzata più volte nell’amore e Caterina di cui abbiamo già molto parlato. Di come per una donna sia più difficile essere presa sul serio dagli uomini e per questo bisogna eccellere.

Brividi hanno percorso le mie membra durante la lettura, di più non vi posso raccontare perchè vorrei provaste le stesse forti emozioni che ho provato io, non nascondo che infine ho avuto altresì un moto di commozione.

“Amo la neve c’è in essa una purezza che mi ricorda voi, piccola mia. Ma ha la forza del freddo che tutto piega, fino a spezzare, cadendo, perfino i rami degli alberi più forti, se necessario. Dovete imparare a essere come la neve, e consapevole delle vostre qualità, che sono molte.”

 

Trama

La saga delle sette dinastie 1494. L’ombra di Carlo VIII si allunga come una maledizione sulla penisola italica. Intanto Ludovico il Moro ha da tempo usurpato il ducato di Milano. A Roma Rodrigo Borgia, eletto papa, alimenta un nepotismo sfrenato e colleziona amanti. Venezia osserva tutto grazie a una fitta rete di informatori, magistralmente orchestrata da Antonio Condulmer, Maestro delle Spie della Serenissima, mentre il re francese valica le Alpi e, complice l’alleanza con Ludovico il Moro, giunge con l’esercito alle porte di Firenze. Piero de’ Medici, figlio del Magnifico, lascia passare l’invasore, accettandone le condizioni umilianti e venendo in seguito bandito dalla città che si offre, ormai prostrata, ai sermoni apocalittici di Girolamo Savonarola. Mentre il papa si rinchiude a Castel Sant’Angelo, Carlo marcia su Roma con l’intento di saccheggiarla, per poi mettere a ferro e fuoco Napoli e reclamare il regno nel nome della sua casata, gli Angiò. L’inesperto Ferrandino non ha alcuna possibilità di opporsi. In un’Italia sbranata dal “mal francese”, che dilaga come un’epidemia mortale, convivono lo splendore del Cenacolo di Leonardo da Vinci e l’orrore della battaglia di Fornovo; le passioni e la depravazione del papa più immorale della Storia e le prediche apocalittiche di un frate ferrarese che finirà bruciato sul rogo…

  • Copertina rigida : 512 pagine
  • ISBN-10 : 8822742087
  • ISBN-13 : 978-8822742087
  • Dimensioni e/o peso : 23.5 x 4 x 16 cm
  • Editore : Newton Compton Editori (5 ottobre 2020) Link d’acquisto
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