La danza del diavolo: una storia vera – Matteo Bruno

Recensione a cura di Fabiana Farina

Innanzitutto voglio iniziare chiedendo scusa all’autore per i lunghi tempi di attesa che ha dovuto sopportare per aver la recensione, ergo Matteo, perdonami! 

Detto ciò, bando alle ciance. Si comincia. 

In questo libro, tratto da una storia vera, ci troviamo nel 1600, a Perugia, dove tutto ebbe inizio e dove tutto finisce. 

Come protagonista troviamo la bella e giovanissima  Porzia Corradi, neo sposa di un attempato, rozzo, iracondo capitano delle milizie del cardinale Aldobrandini, nipote del Papa. 

Dopo aver consumato in fretta e furia il matrimonio, lei viene scaricata a casa di suo fratello dal marito perché, quando il dovere chiama, il capitano risponde. 

“Sentiva di avere l’animo ferito, il suo orgoglio di uomo era a pezzi. Come aveva potuto quell’infima creatura a ridurlo così? 

… 

Solo che non la vedeva più come una bambina sprovveduta di cui aveva ricordo, tutt’altro. Ne percepiva soltanto l’ombra che le marchiava l’orgoglio, il nome che ne insozzava la fama, la spregiudicatezza che ne lacerava l’animo. D’un tratto Porzia era diventata come una pestilenza da sradicare, fu in quelli attimi che prese consapevolezza di odiarla. “

Un altro protagonista del romanzo è Roberto Valeriani, amico d’infanzia di Porzia il quale, dopo un lungo periodo di lontananza, ritorna a Perugia e cerca in tutti i modi di riallacciare i rapporti con lei. 

 “il triangolo no, non l’avevo considerato…” (come canta il famoso Renato Zero) è quello che  avrà pensato il capitano Dionisio Dionigi una volta  venuto a sapere che Porzia, Roberto e un paio di amici fidati sono fuggiti da Perugia. 

È necessario che il diavolo abbia il tempo di prendergli l’anima.” 

Durante uno degli incontri tra Porzia e Roberto, Astorre Coppoli, amico di Roberto, rimane fuori a fare il “palo” alla coppia di amanti. Mentre aspetta, Astorre si addormenta e, dopo essere stato urtato per sbaglio dal macellaio, si sveglia e reagisce sparando e uccidendolo. Presi dal panico, tutti e tre chiedono aiuto e rifugio per la notte a Ercole Astanagi, cugino di Roberto, con la premessa di inviare una missiva a Ascanio Coppoli, fratello di Astorre e consigliere di Ferdinando de Medici, nella quale chiedono protezione. 

“Le diplomazia si stavano adoperando pienamente, e quella che era iniziata come una banale tresca tra amanti aveva ormai coinvolto re, governatori, sovrani. 

… 

Era diventata una corsa contro il tempo eper soccorrere o per catturare i fuggiaschi diventati, loro malgrado, protagonisti dell’attenzione di molte corte regali. 

Chi sarebbe arrivato prima? “. 

Giunti a Firenze vengono accolti del granduca Ferdinando ottenendo la protezione desiderata. Si rifugiano prima in Maremma e poi, con l’arrivo di Dionigi il quale era in cerca della moglie fedifraga, a Orbetello che allora apparteneva alla corona spagnola. 


” La bella in mano al boia! esclamò 

Si, la bella in mano al boia!”. 

Ora, se volete sapere quali forze politiche sono scese in campo, chi altro è stato buttato nella mischia, chi ha tradito chi e come andrà a finire la storia, non vi rimane nient’altro che leggere questo meraviglioso libro scritto in modo superbo, molto scorrevole e molto ben documentato. 

È un libro che non solo racconta di un fatto realmente accaduto, ma ci permette anche  di incontrare personaggi come per esempio Giordano Bruno e a rivivere i suoi ultimi giorni. 

È un libro che parla, e qui faccio uno spoiler, dell’ennesimo, insensato e crudele femminicidio nella storia. 

È un libro super consigliato e che sono sicura amerete tantissimo. 

  • Perugia,1599. Porzia ha diciassette anni ed è una giovane e bella aristocratica sposata ad un uomo molto più anziano che a malapena conosce e che trascorre gran parte del tempo fuori città. Innamoratasi del giovane Roberto, tesse con lui una relazione segreta che prosegue fino a quando i due amanti sono costretti a fuggire con alcuni amici e i loro servitori, dopo che un tragico incidente ha rischiato di svelare la loro tresca. Rifugiatisi in Toscana, i fuggiaschi dovranno però fare i conti con l’implacabile sete di vendetta del marito tradito, capitano di una compagnia d’arme con potenti conoscenze tra le alte gerarchie pontificie. Quella che rivive in questo romanzo è la loro vera vicenda, una faccenda di infedeltà come tante altre ma che all’epoca fece clamore in gran parte d’Italia, coinvolgendo il Papa, il Granduca di Toscana, il Re di Spagna e persino un monaco di nome Giordano Bruno. Una storia vera.
  • Editore : Independently published (4 gennaio 2021)
  • Lingua : Italiano
  • Copertina flessibile : 166 pagine
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