Teorie
Alcuni storici hanno pensato che proprio durante la fase di piantagione fosse stata utilizzata qualche tecnica artificiale per far crescere gli alberi in queste forme strane e contorte. Ma quale poteva essere lo scopo?
Altri ancora ipotizzano che l’impatto lasciato dalla guerra, carri armati e combattimenti abbia coinvolto l’area e in qualche modo modificato la natura.
Non manca neppure la credenza, assai suggestiva, secondo cui gli alberi storti siano frutto delle conseguenze di riti di stregoneria.
Potrebbe essere una questione di terreno, mentre le temperature più fredde pervadono l’area, l’umidità nel terreno gela e si espande, spostando il terreno e le piante cresciute in esso, poi durante la parte più calda della giornata, si scioglie e si ritrae.
Così i giovani alberi possono essere spostati e piegati in angoli fino a 90°contro il suolo, come se fossero caduti.
La luce del sole è un’altra ipotesi. Se per qualche motivo gli alberi non riuscivano a captare la luce potrebbero aver cambiato posizione per raggiungerla, un po’ come i girasoli.
Una correlazione è stata fatta con i crop circles. Oppure una questione di gravità, un’anomalia temporanea quando gli alberi erano giovani.
L’ipotesi più accreditata, e anche meno fantasiosa e affascinante, è quella che sostiene la manipolazione umana da parte degli agricoltori che piantarono gli alberi, essendo alberi consistenti potrebbe essere stata un’idea al fine di utilizzarli per la costruzione di mobilio o navi.
Fonti: siviaggia.it, corrierenazionale.it