La Nave Fantasma – Kate Mosse

Francia, XVII secolo.
Louise, che da anni vive con i nonni materni a seguito della morte dei genitori, sta per entrare in possesso della cospicua eredità del padre, con la quale intende comprare una nave e darsi al commercio. Ma i suoi progetti rischiano di non realizzarsi, perché corre voce che suo padre avesse un altro figlio, che potrebbe reclamare per sé l’eredità.
Nello stesso periodo, la giovane Gilles viene costretta dalla madre a fingersi un maschio per entrare nelle grazie dello zio, un ricco mercante di vini, e farsi nominare erede della sua fortuna. Quando però l’uomo muore in circostanze tragiche, la ragazza si ritrova a poter contare solo su sé stessa… e su Louise, che decide di prenderla sotto la sua ala.
Assieme ai marinai della Old Moon, la nave di Louise, le due donne si imbarcheranno in un’impresa che tra varie traversie le porterà a dare la caccia alle navi pirata che rapiscono uomini da vendere come schiavi in giro per il mondo. Mentre l’intesa tra loro si fa sempre più profonda, scopriranno che i pirati non sono il pericolo maggiore che le aspetta…

  • Editore ‏ : ‎ Newton Compton Editori (21 novembre 2023)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 416 pagine

Recensione a cura di Stefania De Leonardis

Questo romanzo è la storia di due donne con la stessa tempra: vigorose, solide e ribelli. Amanti dell’avventura e sprezzanti del pericolo.

Si imbarcheranno in una nave per sconfiggere la tratta degli schiavi.

Sono Louise Reydon-Joubert e Gilles Barenton.

Louise

Louise Reydon-Joubert stava sognando di essere ad Amsterdam: il

ventiquattro aprile 1596. Acque profonde e vasti cieli blu che promettevano

avventure, navi gloriose che solcavano gli oceani.

Notte dopo notte, lo stesso sogno.”

Louise era una bambina di dieci anni ed era molto alta per la sua età e robusta. Elegante col suo cappellino bianco e il grembiule, il vestito blu e gli zoccoli e lunghi capelli castani.

A quell’età il nonno la portò con se a vedere per la prima volta le navi ormeggiate al porto, li capì quale sarebbe stata la sua strada nella vita.

Ricorda anche che teneva la mano del nonno mentre camminavano verso il porto di Amsterdam, sapendo che la sua mamma sarebbe tornata a casa

l’indomani.

Sonni agitati turba le notti di Louise.

Sogna di essere su una nave insieme al nonno e ai marinai.

Agile, svelta e intelligente nell’apprendere le prime rudimentali lezioni dell’arte della navigazione.

I marinai la coccolano e lei, per tutta risposta, confida loro di diventare capitana di una nave.

I marinai ridono di lei perchè mai e poi mai una donna potrà essere una Capitana. Si sente umiliata, scappa e cade in acqua.

Per molto tempo il suo sogno resta congelato fino a quando non riceve l’eredità per comprarsi la barca dei suoi desideri: la Old Moon.

Eredità che sarà messa in pericolo da un eventuale fratellastro.

Custodisce un terribile segreto che riguarda la sua adorata madre che aspettava il giorno dopo della sua prima passeggiata al porto.

Gilles

Eppure, quel giorno era diverso.

Tutto ciò che aveva conosciuto stava per cambiare. L’indomani

avrebbero seppellito suo fratello. E il giorno dopo lei non avrebbe più

vissuto. I suoi dieci anni di vita sulla Terra sarebbero svaniti, come se non

fossero mai esistiti.”

E anche questa bambina ha dieci anni! Ma è molto più giovane di Louise.

Passeggia nel porto di La Rochelle ammirando le navi che arrivano dall’oceano Atlantico. Resta incantata da un cartomante dove riesce a rubare una carta: la carta della Giustizia rappresentata da una figura femminile che, guarda caso, scoprirà somigliante proprio a Louise.

«Carta numero otto. Giustizia», disse Gilles a bassa voce. «È tutto ciò

che mi resta di quel periodo». S’interruppe. «L’immagine assomiglia a voi».

Louise avvertì le parole non dette brillare nell’aria tra loro.”

Quel giorno prenderà il posto del fratello gemello, morto di malattia, per lavorare nell’azienda vinicola dello zio materno.

Col tempo diventerà un abile affarista tanto che lo zio pensa a nominarlo erede.

Ma così non sarà.

Anche Gilles è una persona caparbia e intelligente quasi quanto Louise.

***

E’ una storia d’amore che unisce due persone che si conosceranno durante una serata di gala organizzata da Louise e che culmina con un omicidio dove Gilles rimane ferito.

Da li a poche ore è bastato a far nascere l’intesa tra le due protagoniste che tra segreti più o meno rivelati e situazioni dolorose si farà più intensa cedendo il passo all’amore.

Dopo pochi giorni dall’omicidio si imbarcheranno su una nave diretta ad Amsterdam.

Unite affronteranno l’ottusità dei marinai e la perfidia del capitano che durante la navigazione sarà ucciso.

Arrivate ad Amsterdam, Louise prende possesso della Old Moon e si prepara a navigare verso le isole Canarie.

Ma troppo bello per essere vero, tutto è perfetto, limpido. L’equipaggio solido e unito.

Il loro amore, accettato dall’intero equipaggio, non è fermo a loro due, continua nell’aiutare un marinaio scampato alla morte e che rivela che c’è un commercio di schiavi.

La Old Moon cosi diventa una nave fantasma che salva le vittime di tale commercio.

Arriva ad un certo punto che c’è sempre qualcuno che guasta le feste.

Un membro dell’equipaggio, per zelo religioso, decide di rovinare la vita a Louise e a Gilles.

Si grida al tradimento.

Sino all’ultimo sembra tutto finito, ma un intervento in extremis da parte di qualcuno di inaspettato, cambia le sorti volgendo la storia a lieto fine.

Partiranno tutti verso Città del Capo con la Old Mon.

Ma alla fine ci si trova con un finale aperto dove una discendente di Louise con la nonna intraprende un viaggio verso la fuga con destinazione proprio Città del Capo.

L’ufficiale della nave chiamò i nomi dei primi passeggeri che sarebbero stati fatti scendere a terra. Le due donne si misero in fila, poi si fecero stati fatti scendere a terra. Le due donne si misero in fila, poi si fecero avanti insieme nel sentire i propri nomi.

«Suzanne Joubert?»

«Hier ben ik», rispose, ricordando il consiglio della nonna di parlare

olandese.

Con la borsa di pelle legata al petto, Suzanne scese sulla barca e si

sedette sulla panca di legno accanto alla nonna. Fece un respiro profondo,

sentendo i nervi tesi per l’eccitazione. E l’apprensione. Il mare era mosso,

ma lei era abituata alle onde e alla risacca e sapeva che sarebbe andata bene.

Quando gli uomini iniziarono a remare, Suzanne sorrise.

«Sto arrivando», mormorò all’aria, mentre i gabbiani stridevano sopra le loro teste.

«Sto venendo a cercarti».”

Il tema dell’Amore è il perno dove ruota tutto il romanzo,

L’amore verso I fratelli, I parenti, gli amici le persone deboli, I nonni, I compagni di avventura e di vita.

L’amore che fa superare tutto e che vince su tutto.

L’autrice è molto brava a narrare le vicende, ha una scrittura semplice lineare e molto convincente nel descrivere I caratteri dei personaggi e le scene di paesaggi e città.

Il libro è stato tradotto in 42 Paesi ed è il terzo volume di una serie ispirata all’esodo degli ugonotti, che dalla Francia della seconda metà del 1500 si diffuse fino al Capo di Buona Speranza , passando per Amsterdam e le Isole Canarie.

Lettura consigliata per chi ama la Storia e l’Avventura.

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