La Verità di Maria – Glenn Cooper

Egitto, 69 d.C. Ha viaggiato a lungo, e adesso ha bisogno di un posto dove nascondersi dagli uomini che vorrebbero metterla a tacere. Nonostante i rischi, Lia è pronta ad accogliere quella donna nella sua casa e a proteggere lei e la sua storia. Perché la sua verità è un segreto per cui vale la pena morire. Egitto, oggi. Era sepolta da anni negli archivi del Museo del Cairo, tra altre centinaia di reperti destinati a non essere mai né studiati né esposti. È quello che Samia si ripete per giustificare il furto di una maschera funeraria risalente al I secolo d.C., l’unico modo per racimolare i soldi necessari per pagare le cure mediche della sorella. Prima di rivenderla, però, Samia si accorge che la maschera non è fatta di lino, secondo l’uso dell’epoca, bensì di papiro. E la scritta che v’intravede all’interno cambierà tutto. Roma, oggi. Cal Donovan è in città per assistere all’inaugurazione del nuovo pontificato, quando riceve la telefonata di una sua ex studentessa di Archeologia, che sostiene di essere entrata in possesso di un oggetto sconcertante e pericoloso. Ma, poche ore dopo, la giovane scompare nel nulla. A Cal non resta quindi che mettersi sulle sue tracce, per evitare che il manufatto cada nelle mani sbagliate e il mondo ne subisca le conseguenze…

  • Editore ‏ : ‎ Nord; 2° edizione (24 ottobre 2023)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina rigida ‏ : ‎ 416 pagine

Recensione a cura di Claudia Pellegrini

Egitto 69 d.C.

“Sono vecchia, e sono stanca di vivere in fuga. Il Signore sa che i miei giorni sono contati. Prima di morire, voglio tramandare la mia storia”.

Con questa premessa inizia il nuovo thriller storico di Glenn Cooper con protagonista l’ormai arcinoto Cal Donovan, l’anticonformista docente di teologia di Harvard con un piede fisso in Vaticano. Papa Celestino è morto in un attentato e, al suo posto, i cardinali eleggono il primo pontefice americano, Giovanni XXIV, al secolo Rodrigo da Silva, anche lui buon amico di Donovan così come il suo predecessore. La prima proposta del suo pontificato è a dir poco rivoluzionaria: nominare una capacissima suora del suo seguito, Elisabetta, altra conoscenza nota nei romanzi di Cooper, come segretario di Stato. Decisione che ovviamente non piace ai conservatori, pronti a contrastarla con qualsiasi mezzo a loro disposizione.

Nello stesso momento, in Egitto, un’apprendista restauratrice, Samia, si presta a rubare una maschera funeraria risalente al I secolo d.C., sepolta da anni negli archivi del Museo del Cairo, tra altre centinaia di reperti destinati a non essere mai né studiati né esposti. É l’unico modo che ha per racimolare i soldi necessari per pagare le cure mediche della sorella gravemente ammalata. Prima di rivenderla, però, si accorge che la maschera non è fatta di lino, secondo l’uso dell’epoca, bensì di papiro. E la scritta che vi intravede all’interno potrebbe cambiare la Chiesa Cattolica:

“… e Pietro disse a sua moglie, Maria Maddalena, quando io non sarò più, tu prenderai il mio posto come sommo pontefice. Diffonderai la parola del Signore e annuncerai il Vangelo secondo Maria. E quando Maria assunse il ruolo di sommo pontefice …”.

Avete capito bene. Maria Maddalena, passata alla storia come una prostituta, in questa sede, sul papiro, viene indicata come moglie di Simon Pietro, e vi si insinua anche che sia stata nientemeno che una papessa. Colei che quindi avrebbe ricevuto il testimone dal marito. 

“Ciò che abbiamo però è straordinario. Tanto per cominciare smonta completamente l’idea che Maria Maddalena fosse una prostituta, e un membro minore della cerchia di Gesù. Al contrario, fornisce argomentazioni convincenti secondo cui Maria rivestiva un ruolo centrale, e di grande rilevanza nella Chiesa nascente”.

Ma secondo ciò che la Storia della Chiesa ci ha tramandato, il secondo papa non è sempre stato Lino? A quanto pare no. Almeno secondo il papiro, che sembra oltretutto essere autentico. Potrebbe raccontare una menzogna? Si, certo, ma insinuerebbe comunque un dubbio nella comunità cristiano cattolica, un dubbio pericoloso che riscriverebbe da capo tutta la storia.

“… Uno dei dogmi fondanti della nostra Chiesa è che il sacerdozio è riservato agli uomini perché questo rispecchia la scelta di Cristo, che ha incluso solo uomini tra i suoi dodici apostoli”.

Davanti a una situazione del genere le alte sfere del Vaticano iniziano a mobilitarsi, non solo per fare in modo che la neo nominata segretario di Stato, suor Elisabetta, venga destituita il prima possibile, ma anche che questo imbarazzantissimo frammento, che potrebbe validare questa nomina bizzarra, sia nascosto al mondo.

“Fornire le prove documentali che dimostravano il papato di Maria Maddalena avrebbe provocato un ribaltamento di prospettiva nei confronti delle donne a dir poco epocale. L’ortodossia cattolica avrebbe sicuramente considerato l’ordinazione delle donne un passo più lungo della gamba; d’altro canto, se c’era stata una papessa, nessuno che avesse anche solo un briciolo di buon senso avrebbe potuto giudicare inopportuno che una donna rivestisse il principale ruolo amministrativo in Vaticano”.

Bisogna quindi far sparire non solo il frammento, ma anche chi l’ha portato alla luce. Ed è qui che entra in gioco l’immancabile Cal Donovan che tra una lezione e l’altra ha sempre una missione non ufficiale alla quale dedicarsi per conto del Vaticano. Samia, la giovane studiosa, chiede aiuto proprio a lui quando, compresa la portata di ciò che ha tra le mani, e il rischio che sta correndo, pensa bene di mettere il frammento con il segreto innominabile nelle mani del suo vecchio professore ad Harvard, coinvolgendo nuovamente Donovan in un intrigo davvero suggestivo.

“La verità di Maria” è un romanzo appassionante che cattura fin dalle prime pagine poiché porta il lettore a compiere un viaggio emozionante attraverso epoche diverse, svelando segreti rimasti sepolti nel deserto del tempo, e trasportandolo all’interno degli intrighi moderni del Vaticano. Contemporaneamente alla narrazione che vede protagonista il frammento di papiro ritrovato, infatti, ne abbiamo un’altra che ci narra la storia di Maria Maddalena fino alla sua morte, insieme a quella del prezioso scritto finito poi su una maschera funeraria. Ma quanto potrebbe essere verosimile questa narrazione? 

Un vangelo come quello che fa da protagonista in questa storia esiste per davvero, una metà del testo infatti è stata già ritrovata. Si tratta di un vangelo gnostico scritto in lingua copta verso la metà del II secolo partendo da un testo originale in greco. In esso, o meglio in ciò che rimane, viene esaltato il ruolo della discepola Maria Maddalena, lasciando velatamente intendere che Gesù l’anteponesse addirittura ai suoi stessi apostoli. Infatti questo frammento si compone di due parti: una prima in cui Gesù, ormai risorto, risponde alle domande degli apostoli e affida loro la missione di predicare il Vangelo, e una seconda dove Pietro chiede a Maria Maddalena di rivelare a tutti loro le parole che Gesù le avrebbe detto. In seguito al racconto di Maria, Andrea e Pietro sono increduli poichè il Salvatore ha rivelato a una donna ciò che non aveva detto ai suoi discepoli. Alla questione pone fine un tale Levi che rimprovera i due e li esorta a seguire gli insegnamenti che Cristo ha loro impartito senza troppe polemiche.

Già ciò che è possibile leggere tra le righe di questi frammenti cambia decisamente le carte in tavola, o meglio la brodaglia che da secoli la Chiesa ci invita con gentilezza a bere. Qui abbiamo una donna alla quale Gesù decide di parlare riguardo al futuro della sua Chiesa, relegando gli uomini a meri ascoltatori, di seconda mano per giunta. È a una donna che lui si rivolge, a una donna sembra dare più importanza. Questo ci porta a comprendere il perché questo Vangelo sia stato considerato come un racconto non ufficiale al pari degli altri, che più o meno ci raccontano sempre la stessa favoletta.

Glenn Cooper, a conti fatti, ne immagina semplicemente la parte mancante, completando ciò che già sappiamo, inserisce nel suo libro quella parte che ipotizza e darebbe una spiegazione riguardo chi fosse stata in realtà Maria Maddalena e che ruolo avrebbe potuto ricoprire nella Chiesa, ma anche su quali basi fosse stata realmente fondata la Chiesa di Pietro. 

Dai frammenti, quelli considerati dalla Chiesa non canonici, abbiamo già appreso quanto questa donna avesse avuto un ruolo dominante nella nascente Chiesa e, a dire il vero, questa realtà ci risulta già evidente nei Vangeli, quelli che sono stati riconosciuti ufficialmente. Maria Maddalena è infatti presente sia al momento della crocifissione quando tutti gli apostoli sono andati a nascondersi chissà dove e, soprattutto, è testimone della resurrezione.

La storia ci narra che alla fine del sesto secolo, la posizione di Maria, e di conseguenza il modo di intendere questa donna, cambiò quando papa Gregorio I affermò che si trattasse di una prostituta. Un’invenzione bella e buona senza alcun fondamento di verità. Perché questa affermazione? Non lo sappiamo, ma qualunque fosse l’intenzione di questo papa decisamente misogino, quello di cui siamo certi è che da questo punto in poi della storia della Chiesa il ruolo tra gli apostoli di Maria Maddalena, così come quello delle donne nella Chiesa, cambia radicalmente.

Il libro di Cooper vuole appunto ribaltare la concezione della donna all’interno della religione cattolica, e lo dimostra non solo l’imbastire una storia del genere, ma anche la scelta di nominare in corso di fiction un segretario di Stato Vaticano donna, una provocazione, un messaggio forte, qualcosa di inconcepibile e che probabilmente non vedremo mai nella realtà.

A di là delle speculazioni che possiamo fare riguardo la figura controversa di Maria Maddalena, la storia di Cooper, la sua scrittura, e il suo stile sono sempre coinvolgenti e ricchi di dettagli, e trasportano il lettore in mondi vicini o lontani sempre molto avvincenti. Una lettura assolutamente piacevole, mai banale, ricca di colpi di scena ma anche portatrice di dettagli e conoscenze storiche accattivanti che non solo arricchiscono il nostro bagaglio culturale, ma soprattutto stimolano la nostra capacità critica e ci spingono ad approfondire certe tematiche che fino a questo momento davamo per scontate.

“Negli anni che verranno, saranno cantate le lodi dei tre pilastri della nostra fede: Gesù Cristo, Nostro Signore e Salvatore; Simon Pietro, la pietra su cui la nostra Chiesa fu edificata; e Maria Maddalena, la Madre della Chiesa”.

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