Melocium. Lettere dal passato – Chiara Guidarini

Melocium, 1373. Da sempre conteso tra i conti Dalli e Fogliani, il castello di Melozzo si trova a vivere un anno di pace sotto la reggenza di Bianca Maria Dalli. Giovane e austera, Bianca ha un solo desiderio: mantenere l’armonia nelle sue terre, da tempo tormentate dal passaggio di troppi padroni. Malgrado l’aiuto sgradito del fratellastro Lorenzo e le amorose intenzioni del picchiarino Niccolò, gli eventi della grande storia che si inerpicano oltre i placidi confini delle montagne reggiane indurrà i Fogliani a riscattare gli antichi possedimenti, e arrivare a Melozzo con l’intenzione di riprendere il castello. Bianca non ha scelta: deve proteggere il popolo, i territori accanto, le persone che ama.

Editore:Linee Infinite

Collana:Narrativa

Anno edizione:2021

Pagine:544 p., Brossura

Recensione a cura di Sara Valentino

Torno a casa dopo un bellissimo viaggio nel passato. La scrittrice Chiara Guidarini racconta una storia persa nelle pieghe della Storia e lo fa con il rigore dello storico ma anche con la delicatezza del romanziere e ci regala un romanzo che ha il sapore delle favole.

Anno 1373, siamo al castello di Melocio, quello che oggi è la rocca di Minozzo. Attraverso gli incartamenti storici ha ricostruito la storia di queste valli nel periodo medioevale, le diatribe fra le famiglie Dalli e Fogliani dando ancora un volto a luoghi, come Poiano, Pujano e Sologno dove purtroppo oggi delle antiche vestigia non resta nulla. Da notare come nel romanzo vengono utilizzati ingredienti atti a riportare il lettore a quel tempo grazie proprio al raccontare gli uomini e le donne intenti nelle loro quotidiane attività. E’ sempre grazie a questo prezioso lavoro degli storici che noi abbiamo un’idea vivida degli usi e costumi del tempo.

Il romanzo è costruito con personaggi realmente esistiti e qualche invenzione di uomini e donne che in questo modo riempiono il quadro che noi possiamo ammirare durante la lettura.

I protagonisti sono, tra i Dalli, Bianca Maria, la giovane reggente del castello, il suo fratellastro Lorenzo, il fratellino Ottone, “maledetto” per essere nato albino. Vi sono poi Luceia, lavoratrice all’interno del castello ma anche grande amica e confidente di Bianca e Niccolò, il picchiarino, ovvero uno scultore, amico fidato di Bianca e forse, ma sicuramente, segretamente innamorato di lei.

Tra Dalli e Fogliani non corre buon sangue e per scongiurare il pericolo di una invasione mortale per i suoi sudditi, Bianca sarà costretta a un patto decisamente importante. Sposare Francesco Fogliani è l’unico modo possibile per mantenere la pace. Ma non è tutto così semplice perchè tra i due sarà un’unione ma anche un tiro alla fune che vi farà emozionare e commuovere infine.

Qualcuno sarà pronto a tramare nell’ombra e per farlo un’anima buona e colpevole solo di aver ceduto all’amore sarà lo strumento utilizzato dai vili.

Guardiano invisibile di queste peripezie è il gigante addormentato, la leggenda che aleggia ancora tra le valli verdeggianti che Bianca e Luceia perse nei loro discorsi scrutano dal castello.

Un mio vecchio “amico” trova anch’esso posto tra le pagine, si tratta del terribile Bernabò Visconti, la vipera milanese, colui che a Bianca ruberà un fiore prezioso.

La superstizione a quel tempo la faceva da padrone, scoprirete come il giovanissimo Ottone si troverà a vivere rinchiuso in una gabbia creata dagli uomini per via della loro ignoranza. Ma oltre la superstizione e grazie a essa è bellissimo leggere delle erbe raccolte la notte di San Giovanni, notte in cui hanno il massimo potere protettivo e curativo.

Una domanda percorrerà l’intero romanzo, si possono amare due uomini contemporaneamente? E poi un’altra, può l’amore rendere così ciechi? Quale prezzo siamo realmente disposti a pagare?

Un crescendo di emozioni e anche di cardiopalma nei capitoli finali. Un pochino, per come sono andate le cose, tirerei le orecchie all’autrice ma si sa che i personaggi delle storie sono loro a raccontarsi.

Belle anime costellano le pagine di “Melocium”, romanzo storico particolarmente attento alle sfaccettature umane, quelle dalle alte vibrazioni e quelle che invece strisciano nella loro avidità, vendetta e bassezza. Ma nel cuore vi resteranno alcuni, tanto che ci ho messo parecchi giorni a lasciarli andare e a scriverne queste righe.

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