Meridiana del foro, Roma, 263 a.C.

Anno 263 a.C. la presa di Catania fu uno dei primi successi nella prima guerra punica. Una parte del bottino di guerra, oggetto saccheggiato a Catania, fu la meridiana. Apparentemente banale avrebbe cambiato la vita dei cittadini romani per sempre.

La forma era un grosso blocco di marmo in cui era stata casellata con cura una cavità semisferica. Sopra la cavità c’era un puntatore di bronzo e le linee scavate nel marmo sulle quali cadeva l’ombra dello puntatore fungevano da scale di misurazione del tempo.

Nel foro, ostentato sulla colonna nel punto in cui si tennero i più celebri discorsi pubblici a Roma, rappresentava la forza militare della Repubblica. Alla prima, portata da Manio Valerio Massimo, se ne aggiunsero presto molte altre in tutta Roma, a regolare e controllare le innumerevoli attività quotidiane dei cittadini che iniziarono a detestarle. Da quel giorno i romani furono costretti a vivere le loro esistenze al ritmo di un orologio.

Scrisse un drammaturgo:” Gli dèi dannino quell’uomo che per primo scoprì le ore e, sì, che per primo collocò qui la meridiana, che ha frantumato il giorno in pezzetti, povero me! Sapete che quando ero ragazzo l’unica meridiana era il mio stomaco, senza dubbio la migliore e la più autentica in confronto a tutte queste altre. Soleva avvertirmi di mangiare, ovunque, eccetto quando non c’era nulla. MA adesso quello che c’è non viene mangiato finchè non lo dice il Sole. In realtà la città è così zeppa di meridiane che la maggior parte della gente si trascina consumata dalla fame.

Sara Valentino

Per approfondire:

I 12 orologi che raccontano il mondo di David Rooney – Garzanti

Sin dall’origine della civiltà, gli uomini hanno cercato di scandire il tempo, ma questo si è sempre ribellato al nostro controllo. Gli orologi sono stati utilizzati nel corso della storia per conservare il potere, arricchirsi, governare cittadini o controllare sudditi, e in queste pagine appassionanti ci rivelano come sono nati e quali meravigliose avventure ne hanno accompagnato lo sviluppo: dalle meridiane dell’antica Roma ai moderni smartwatch, dai complicati orologi ad acqua della Cina imperiale ai satelliti in orbita attorno alla Terra. David Rooney ci fa capire fino in fondo in che modo gli orologi hanno segnato per millenni la strada del progresso umano svolgendo un ruolo decisivo nella scoperta di nuovi continenti e nella costruzione di imperi, e ci dimostra quali sono gli effetti reali che continuano ad avere sull’economia, sulla politica e sulla nostra stessa identità. Editore ‏ : ‎ Garzanti (28 ottobre 2021) Copertina rigida ‏ : ‎ 312 pagine

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