Mille lune di Sebastian Barry 

Tennessee, 1870. Winona, un’indiana lakota rimasta orfana e adottata dagli ex soldati dell’Unione Thomas McNulty e John Cole, prova con tenacia a lasciarsi alle spalle le perdite del passato. Almeno finché l’ennesima violenza non la costringe a cercare giustizia. Anche travestendosi da uomo… Dalla penna di uno dei più importanti scrittori contemporanei, la storia di una donna determinata a scegliere per il proprio futuro, un canto alla libertà di espressione, un’ode a ogni forma d’amore. «Amore, guerra, gender fluidity, una visione lucidissima degli eventi che portarono alla nascita degli Stati Uniti di oggi.

  1. Lunghezza stampa 224 pagine
  2. Lingua Italiano
  3. Editore Einaudi
  4. Data di pubblicazione 22 marzo 2022

Recensione a cura di Paola Nevola

Mille Lune è ambientato nel 1870 a Paris nel Tennessie, in un periodo storico inquadrato alla fine della Guerra di Secessione che vede l’abolizione della schiavitù.

Molti soldati si sono trovati alla deriva e molte persone non accettavano la liberazione dei neri, iniziavano a formarsi gruppi di ribelli chiamati nightriders che usavano mettersi dei sacchi di iuta in testa per non farsi riconoscere, non solo attaccavano i neri ma anche chi era dalla loro parte, cioè dalla parte della legge. Peggio dei neri erano gli indiani, non erano tutelati da alcuna legge ed erano considerati nullità. 

“Nella mia tribù mia madre era famosa per il suo grande coraggio…Per mia madre il tempo era una specie di anello o di cerchio, non una lunga linea. A camminare abbastanza <Mille Lune insieme>.”

L’anello, il cammino della vita. Il cammino di Winona una giovane indiana Lakota  rimasta sola al mondo, la sua famiglia è stata sterminata e la sua famiglia adottiva è  speciale,  di genere, i suoi genitori John e Thomas sono due ex soldati dell’unione, la loro storia la troviamo nel libro precedente, Giorni senza fine. 

Nella fattoria di tabacco in cui vivono hanno creato un ambiente molto famigliare, affiatato e amorevole, oltre loro c’è Rosalie e Tennyson due fratelli di colore e Lige il padrone della fattoria. Winona è grata e comprende tutto il bene che la circonda, l’hanno fatta studiare e lavora presso un avvocato come contabile. 

E’ difficile mantenere integro il proprio paradiso quando intorno c’è odio e intolleranza, la sua insolita famiglia cerca di proteggerla in ogni modo.

Quando Winona pensa di aver trovato l’amore in Jas, un commesso, le sembra strano, non sa se è quello che vuole. Un giorno viene stuprata con violenza inaudita, non ricorda nulla a parte qualche flash che le fa dubitare del suo fidanzato.

Anche Tennyson subisce un pestaggio che lo ferisce nello spirito e nel corpo e non sarà più lo stesso, in seguito  un drappello di uomini si prepara in una spedizione contro il villaggio dei famigerati nightrider.

Winona decide di vestirsi da uomo per cercare giustizia da sola, quella giustizia altrimenti negata, col suo mulo si aggrega da distanza al gruppo punitivo; in un rocambolesco conflitto conosce Peg, la donna del capo, da quel momento oltre un’amicizia sente un sentimento sincero e grande,  l’amore, la passione che nasce da dentro.

Misteri, raggiri, imposture, segreti tenuti a tacere da una società oltre che maschilista razzista fa di Winona una colpevole anziché una vittima, in un tempo in cui la legge e la verità restavano ai margini e nelle mani di quei pochi che si arrogavano il diritto di superiorità, intolleranti verso i diversi.

La ferita di una sola anima può valere poco nella catenella fiorita infinita e grandiosa delle ferite umane, ma la legge non serve a guardarle una per una e a dare a tutte il giusto peso al momento giusto?

Quando viene imprigionata, la sua famiglia è disperata, il suo avvocato sembra non potere nulla contro il muro di verità contorte che si è creato, non c’è più il vecchio sceriffo che stava dalla parte della Vera legge, il giudice adesso è chi un tempo era a capo dei nightrider. Nell’aula di tribunale si sviscera  la tragedia  carica dei  sentimenti più spregevoli, menzogne, cattiveria e un lume di speranza .

Nel cuore e nella testa di Winona pulsa una forza atavica, i sogni della sua terra d’origine dei suoi cari che le donano quella consapevolezza che un giorno sarà di nuovo insieme a loro, un anello di mille lune

Una bella scrittura che scava l’animo umano avvalendosi  della voce narrante, cruda, schietta e potente di Winona. 

Una voce che racconta sentimenti forti, prepotenti, violenti e ingiustizie profonde. Ma anche di compassione, affetto, di quell’amore che avvicina le anime, nella comprensione delle diversità, nella sofferenza e in virtù della fame di giustizia. 

“I colori delle cose non sono soltanto blu e verdi e rossi, ci sono tenerezze e sfumature che sfuggono a ogni parola per raccontarle”

L’autore oltre a descrivere l’America del dopo guerra civile, un America sbandata,  carica di rancori e pregiudizi verso gli indiani e i neri, descrive com’era la vita in un piccolo centro western dando vita ad una grande storia struggente con personaggi memorabili. 

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