Napoleone – Andrea Frediani

Imperatore, conquistatore e straordinario condottiero: l’epica ascesa e la caduta di un uomo destinato alla grandezza Una vita rocambolesca, straordinaria, eternamente in bilico tra passione e guerra, quella di Napoleone Bonaparte. La sua leggenda nasce e cresce impetuosa, irrompendo sulla scena europea con un’irruenza che sconvolge i vecchi assetti e annuncia un’era di libertà, in un continuo azzardo dalle cadenze di un thriller. Quando a Waterloo un messaggero gli annuncia la comparsa dei prussiani sul fianco, mentre sta per attaccare le truppe di Wellington di fronte, l’imperatore ripensa a tutte le volte in cui ha sfidato il destino, trasformando una sconfitta in una vittoria, un fallimento in un successo, una delusione in una gioia. Come a Marengo, dove il suo generale Desaix arriva proprio quando lui sta per abbandonare da sconfitto il campo e gli dice «Questa battaglia è persa, ma abbiamo ancora il tempo per vincerne un’altra». O in Russia, quando ormai circondato dalle forze dello zar, riesce a svincolarsi passando il ponte della Beresina. O con l’amatissima Giuseppina, di cui riesce a vincere l’iniziale indifferenza, creando un legame intenso e profondo che si mantiene tale oltre il divorzio per la ragion di Stato. Anche a Waterloo, Napoleone ha un asso nella manica: il maresciallo Grouchy, su cui conta per scongiurare la minaccia prussiana. Decide quindi di passare comunque all’azione, certo che il suo subalterno arriverà in tempo. Anche la sua ultima battaglia ha i tratti del mito

  • Editore ‏ : ‎ Newton Compton Editori; 2° edizione (21 novembre 2023)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina rigida ‏ : ‎ 320 pagine

Alessandra Ottaviano

“Chiunque non pensi che il destino è segnato negli astri dovrà ricredersi, dopo aver conosciuto la mia storia.”

Andrea Frediani, nel suo ultimo romanzo, ci racconta l’epica ascesa e la caduta di un uomo destinato alla grandezza: Napoleone Bonaparte.

Napoleone nasce in Corsica e vive i tumulti che portarono l’Isola sotto l’egida dei francesi.

A soli ventidue anni inizia la carriera militare sotto la corona francese, assiste alla caduta dei Borboni e alla Rivoluzione. Proprio proprio con essa inizia la sua parabola, plasmando l’Europa a sua immagine: in un ventennio riesce a creare un impero che fa tremare tutte le più importanti potenze europee, anni di guerre che sconvolgono la carta geografica.

Anche la sua vita privata non è stata scevra di tumulti: l’infatuazione per Desirée Clary, il grande amore per Giuseppina Beauharnais che prende in moglie e dalla quale divorzia per ragioni di Stato, che gli impongono una discendenza; sposa in seconde nozze Maria Luisa D’Asburgo, sperando così in una pace duratura con l’Austria, e da questa unione nasce l’agognato erede.

All’apice del suo trionfo si auto incorona imperatore dei francesi ma, dopo anni di gloria, la caduta è dietro l’angolo, causa la sfortunata scelta di attaccare la grande Russia dello zar Alessandro.

“Ho smarrito il senso della misura. Ma non potevo saperlo prima, non potevo rimanere nel dubbio che fosse possibile riuscirci … Se mai è esistito un inferno in terra, è questo. Ed è curioso che sia il gelo a renderlo tale, non le fiamme che hanno sempre evocato i preti.”

Le truppe francesi vengono sconfitte a Lipsia nel 1813 e Napoleone esiliato nell’isola d’Elba; dopo la parentesi della fuga e dei leggendari Cento giorni, muore a Sant’ Elena.

Andrea Frediani, grazie ad un ritmo narrativo molto intenso, dato anche dal racconto in prima persona, ci trasporta direttamente sui campi di battaglia.

Indubbiamente un bel romanzo, attendibile storicamente.

Purtroppo non sono un’amante delle battaglie raccontate minuziosamente ma lo ritengo comunque un libro validissimo per conoscere la storia di un uomo fuori dal comune.

Emilia Mariaemilia Guido

Purtroppo non ho terminato la lettura, perché questo romanzo di Frediani (a differenza di quelli su Cesare e Ottaviano) non mi ha “coinvolta”. Poco spazio alle emozioni del protagonista è un “elenco” di azioni belliche, che non rendono la fatica e la sofferenza di certe scelte. A mio modesto parere un ibrido mal riuscito tra romanzo e saggio. Deludente.

Cristina Pozzi

L’ho letto tutto in un paio di giorni, ma ribadisco quanto detto nel mio primo commento: è vero che è attendibile storicamente, ma quando voglio informazioni di quel tipo leggo un saggio o un manuale, non un romanzo. Noioso e troppo minuzioso nella descrizione di battaglie e degli eventi bellici in genere, a parte qualche bella frase e qualche riflessione, mi dispiace, non mi è proprio piaciuto.

Matilde Titone

Libro forse interessante per chi studia le tattiche di guerra. Non lo voglio commentare perché rispetto il lavoro documentaristico di chi lo ha scritto ma a me non è piaciuto.

Mariagrazia Pazzaglia

Il romanzo racconta in prima persona (Napoleone appunto) la vita di Napoleone soprattutto riguardo la sua ascesa al potere, il suo modo di gestire il potere e la sua sconfitta. Racconta le sue strategie per vincere le guerre contro le varie nazioni. I suoi stati d’animo (naturalmente pensati dall’autore) prima, durante e dopo le battaglie. Della sua vita privata non si parla molto, se non per descrivere i motivi per cui lo hanno spinto a determinate scelte.

Libro scritto molto bene che alla fine è riuscito a farmi interessare a Napoleone e un po’ a dispiacermi per il modo in cui è stato tradito e sconfitto….io che come personaggio l’ho detestato parecchio per come si è comportato in Italia.

Paola Nevola

Napoleone di Frediani è una biografia romanzata in cui Napoleone raccontando se stesso ci porta nel ventennio della sua inarrestabile ascesa e caduta.

Grazie al libro di Frediani che ne tratteggia con maestria i tratti psicologici svolgendo un lavoro introspettivo sono riuscita ad avvicinarmi a questo personaggio moto controverso. Un uomo estremamente ambizioso che è riuscito a soli vent’anni scalare la gerarchia militare con grande astuzia e una determinazione fuori dal comune.

Passando dalle rivolte corse per l’indipendenza arriva a Parigi sotto il Direttorio rivoluzionario in un momento d’empasse, diventando l’uomo giusto al momento giusto coglie i valori rivoluzionari e li fa suoi. Percepisce in se stesso l’uomo predestinato , nato per compiere grandi imprese, come Cesare o Alessandro, questa consapevolezza lo porta a voler rincorrere il sogno dell’Impero e a volerlo realizzare, un’ Europa unita sotto l’egida francese con i principi rivoluzionari.

L’uomo stratega militare, porta in Europa un nuovo metodo di guerra, dove strategia e tattica si completano, riuscendo a sgominare eserciti numerosi esigendo la superiorità numerica e la velocità di spostamento e avvalendosi di una formidabile cavalleria, capace di scendere in campo insieme ai suoi non avvalendosi dei privilegi della sua carica ne fanno un idolo tra i suoi. Battaglia dopo battaglia raggiunge la grandezza incoronandosi imperatore.

L’uomo statista abolisce il potere temporale della Chiesa, determina la meritocrazia in ambito militare e sociale, non più aristocratici alla guida del paese nei vari ambiti, ma finalmente persone di ogni estrazione possono raggiungere livelli di rilevanza.

Un uomo la cui vita privata è stata suggellata dal lungo amore per Giuseppina di Beauharnais, un amore problematico, non sono mancati amanti sia da una parte che dall’altra, malvisto dalla famiglia dell’imperatore e infine sacrificato per avere un erede sposando Maria d’Austria, ma soprattutto per il potere il suo vero amore.

L’uomo di guerra e di potere, la cui convinzione di grandezza si fonda sulla guerra, non può trattenersi dallo sfidare lo zar Alessandro in casa sua, sconfitto da generale inverno, come racconta lui stesso, inizia la sua discesa e dopo un ultima sconfitta la sua stella smette di brillare. Dall’esilio all’Elba al confino a Sant’Elena, l’uomo consapevole della fine comprende che ormai è arrivato il tempo dell’uscita di scena e con la mestizia dello sconfitto e la dignità dei grandi che hanno fatto la storia osserva e riflette sulla sua vita divenuta mito o leggenda.

E’ notevole la capacità di Frediani di portarci sui campi di battaglia e nella mente del grande condottiero che dispone tattiche e strategie, ma ho faticato molto a seguire la narrazione in quanto è un argomento che non amo, inoltre mi ha amareggiata come i soldati siano considerati semplicemente numeri, questo in ogni guerra, ma la freddezza della narrazione che parla di numeri la rende ancor più disumana.

Una lettura che mi ha lasciato con sentimenti e opinioni contrastanti sulla figura di Napoleone, d’altronde lo è sempre stata. Alessandro Manzoni, anche dopo la morte dell’imperatore si astenne dal giudicarlo e dal prendere posizione e lo fa proprio attraverso il celebre verso:

“Fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza”

Flavia Zaggia

Posso aver perso una battaglia ma non ho mai peso un solo minuto……. questo è uno dei pensieri di Napoleone Bonaparte che mi hanno colpita nel corso della lettura.

Uomo vittorioso e sconfitto, condottiero, riformista, stratega, marito e amante. Una figura storica di primo piano, un personaggio che ha fatto la storia e che è la Storia.

In questo libro l’autore ci fa conoscere, in modo perfetto come sempre, i pensieri più nascosti, quelli intimi e inconfessabili, le paure, le indecisioni ma anche le riflessioni dei momenti di gloria quando la vittoria aveva spianato la strada verso il potere assoluto.

È proprio questo che mi è piaciuto di questo libro: sentirmi parte delle vicende, un po’ come se fossi salita su un’altalena; ho atteso l’evolversi di una battaglia, ho aspettato l’arrivo dei rinforzi quando tutto sembrava perduto e ho visto l’esito di uno scontro un incontro come se mi trovassi in prima persona a guardare la scena.

Andrea Frediani si conferma uno scrittore di primo piano, da grande esperto di tattiche militari riesce a spiegare lo spiegamento delle forze in campo su entrambi i fronti senza mai essere pesante o confusionario, segno di grande preparazione e di una profonda conoscenza della storia.

Il libro è un piacevolissimo racconto della vita, anche personale, di questo grande uomo.

Quello che traspare sopra ogni cosa è l’amore di Napoleone per il potere e la gloria, il bisogno di essere considerato quasi un dio, un amore messo prima di qualunque altra cosa o persona.

Anche del matrimonio con la sua amata Giuseppina, donna che in un primo momento sembrava concedergli solo un distratto e altezzoso interesse, ma che poi ha avuto con lui un legame profondo, nonostante i tradimenti e il divorzio, durato per tutta la vita.

Sotto un certo punto di vista può essere forse considerato un uomo arrogante e presuntuoso, ma non c’è dubbio che ha lasciato un’impronta decisa nel suo tempo. È stato un uomo che non poteva lasciare indifferenti, da amare o da odiare….un genio.

Isabella Novelli

Mi è piaciuto molto questo libro di Frediani su Napoleone, perché ha messo in luce il suo modo di essere e tutte le diverse contraddizioni a cui è andato incontro il personaggio.

Un uomo convinto sempre di essere nel giusto ,anche quando la Storia gli si è rivoltata contro.Un uomo fatto per dominare e conquistare territori e Stati che non si arrese mai, neppure in esilio e seppe diventare un simbolo per molti e una figura indimenticabile storicamente.

Un uomo che ho ammirato molto per il modo in cui ha sempre affrontato le sue vicende sia private sia militari,unico nel suo genere e celebrato da molti ,un mito importante per il suo Paese e per il proprio tempo.

Sara Valentino

Una biografia romanzata molto dettagliata sulla vita ma soprattutto sulle battaglie di Napoleone.

Lo stile di Frediani è semplice e scorrevole nonostante i temi trattati siano stati per me davvero poco interessanti. Complice forse l’antipatia atavica nei confronti dell’ imperatore e ancora il soffermarsi oltre misura su guerre e battaglie il libro non mi è piaciuto molto.

D’altro canto l’ho terminato velocemente e questo è strano perché solitamente mi capita con libri che mi entusiasmano molto.

Avevo tante aspettative, l’ho trovato un libro molto “maschile”, passatemi il termine ma è come se alla narrazione mancasse un pizzico di appeal.

Nulla da eccepire sulla preparazione sicuramente precisa di Frediani, lo si evince anche dai numerosi stralci di lettere e documenti menzionati.

Alfio Verzì

Questo libro è una dettagliata disamina delle strategie e delle tattiche militari utilizzate durante le numerose battaglie descritte. Non mi è mai piaciuta la figura di Napoleone ed in questa “autobiografia” Frediani ne traccia, in effetti, un personaggio megalomane, assetato di potere e di gloria che per un quarto di secolo ha mietuto centinaia di migliaia di morti senza ottenere praticamente nulla. Essendo l’autore un esperto di tecniche militari ha creato un vero di fatto un manuale bellico napoleonico più che un vero e proprio romanzo. Completata la lettura solo per onor di firma!

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