Natron – Cinzia Baldini

Trama. XVIII Dinastia Medio Regno (1352-1336 a.C.), settimo anno di governo del Faraone Amenofi IV che cancella le antiche divinità ed impone il culto del dio unico Aton. Cambia il suo nome in Akhenaton e abbandona l’antica capitale, Tebe, per trasferirsi ad Akhetaton la nuova città da lui fondata. Dopo diciassette anni di regno il Faraone Eretico sparisce misteriosamente. Anni duemila: terroristi islamici rapiscono un gruppo di turisti in vacanza su una spiaggia del Mar Rosso. La prigionia, la fuga ed un incontro inatteso faranno luce su uno degli enigmi tutt’ora irrisolto della storia dell’uomo. Cinzia Baldini ci conduce per mano, con sapiente maestria, attraverso i misteri di un popolo ormai scomparso, alternando passato e presente, avventura e azione, amore e mistero.

Recensione a cura di Sara Valentino

Torno con immenso piacere a leggere le storie di Cinzia Baldini, amante e appassionata di Antico Egitto ci porta nel deserto degli antichi faraoni.

Il romanzo che ho avuto il piacere di leggere questa volta, “Natron”, è scritto in maniera fluida, la narrazione è velocissima perchè è composto da piani temporali che si incuneano perfettamente.

L’azione è esplosiva, nel vero senso della parola, adrenalina in misura giusta e buoni sentimenti a farne da cornice.

Un mistero millenario si andrà svelando in maniera del tutto casuale, un mistero di cui tanto si parla ancora oggi e che riguarda da molto vicino l’identità del mio faraone preferito, Akhenaton, il faraone eretico, colui che cambiò radicalmente la religione politeista egizia, colui che sparì e che fu cancellato dalla Storia.

Ci apprestiamo a celebrare i riti di mummificazione, come da prassi per la Casa della Morte della capitale egiziana, i sali di natron servono proprio allo scopo di provocare una rapida disidratazione. Quando anche la maschera lignea viene posata posata sul viso è tempo del saluto e di chiudere il sarcofago per il sonno eterno.

“Il tempo e il vento del deserto ne cancelleranno presto ogni traccia. Nessuno, per molti secoli a venire, camminando in questo luogo solitario e calpestandone la terra fine e polverosa, dovrà scoprire il segreto che si cela al di sotto di essa, perchè tale è la volontà dell’Altissimo.”

Facciamo un poderoso balzo temporale fino agli anni Duemila e ci troviamo su una spiaggia del Mar Rosso in compagnia di alcuni turisti. Un manipolo di terroristi fa irruzione improvvisamente, una strage e il rapimento di un gruppo di vacanzieri ci portano a vivere situazioni terribili.

Non vi tedio con le avventure che i nostri saranno costretti ad affrontare e vivere ma mi soffermo sui messaggi importanti a livello umano che l’autrice ha sapientemente celato tra le righe.

“Il deserto ci ha fatto incontrare qui a metà strada tra la nostra e la vostra civiltà e per una notte saremo tutti granelli della sua sabbia. Domani noi torneremo a rispettare le leggi eterne con cui Madre Natura governa l’antico e fiero popolo dei beduini e voi quelle dei vostri rispettivi paesi. – Dove c’è il ricco, c’è il povero. Ma dove c’è giustizia, là sono tutti fratelli- cita un vecchio proverbio arabo”

Un insegnamento profondo perchè tutti siamo figli di Dio sotto lo stesso cielo.

Rimarrete incantati dalle distese di sabbia, ma le insidie sono moltissime per chi cammina per giorni nel deserto. La provvidenza però aiuta gli audaci…

Tu sorgi bello all’orizzonte del cielo o Aton vivo, che hai dato inizio al vivere”

Per gli appassionati di egittologia e archeologia “eretica” un romanzo d’avventura che consiglio vivamente.

  • Editore ‏ : ‎ Linee Infinite (2 agosto 2021)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 266 pagine
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