a cura di Simone Gervasi
Ciao a tutti cari/e Septem Literary.
Molti di voi mi conoscono per gli articoli dedicati al mondo di Tolkien, ma oggi vi parlerò di qualcosa di diverso.
Prima cosa ci tengo a dire che la storia è una delle mie passioni, essa é nata ( in particolare per seconda guerra mondiale) sin da quando avevo 16 anni e avevo visto molti film su questo argomento.
Molti di voi sanno che se la prima guerra mondiale fu disastrosa, la seconda guerra mondiale lo fu ancor di più.
Ovviamente poi parleremo in futuro di tutto ciò e oggi voglio parlare in particolare, nello specifico, delle armi che hanno cambiato la seconda guerra mondiale.
Ovvio che non parleremo di tutte le armi, ma le affronteremo piano alla volta, inoltre le fonti a cui mi riferisco sono prese direttamente dal saggio storico-militare di Marco Lucchetti le armi che hanno cambiato la seconda guerra mondiale e voglio riportarvi la trama di tale saggio storico-militare.
Quali sono le armi che hanno determinato le sorti del secondo conflitto mondiale?
Il corso della storia umana è stato contraddistinto da guerre e battaglie, per combattere le quali l’uomo ha dato a fondo a tutta l’inventiva e alle scoperte tecnologiche di cui disponeva allo scopo di realizzare armi sempre più micidiali.
Ma durante la seconda guerra mondiale ne vennero sviluppate alcune con capacità di devastazione mai vista prima, innovative e spietatamente letali.
Carri armati, mezzi per ogni tipo di terreno e condizioni climatiche, cannoni pesanti, anticarro e contraerei, corazzate tascabili, sommergibili, motosiluranti, aerei e armi individuali. Chi combatteva non impiegò solo fucili, pistole e mitragliatrici, ma anche mitragliatori, bazooka, granate e razzi anticarro.
Usò veicoli a ruote, semicingolati e aeroplani, dai quali ci si poteva lanciare con il paracadute.
Gli eserciti entrarono in guerra con i biplani e terminarono il conflitto con i primi aerei a reazione.
Uno sviluppo tecnologico ininterrotto, che porterà alla creazione e all’utilizzo dell’arma più distruttiva di sempre, la “bomba atomica”.
Questo libro è un viaggio sorprendente attraverso la descrizione delle armi che influirono in maniera decisiva sulle sorti della guerra.
Cari/e semptem literary ho voluto inserire la trama del saggio in questione, perchè volevo farvi capire l’importanza di tutto ciò dal punto di vista storico-militare.
In questo articolo incominceremo con il parlare dei carri armati, che cosa sono e come si sono sviluppati in questo periodo, ma in particolare modo daremo un’occhiata maggiore a il Panzerkampfwagen I e II ( PzKpfw).
Le caratteristiche principali di un carro armato, che lo distinguono da altri veicoli da combattimento, sono la trazione sui cingoli, la presenza di armamento offensivo atto a impegnare i bersagli e la corazzatura sufficiente a resistere al fuoco di armi pesanti.
Già verso la fine della Prima guerra mondiale Gran Bretagna, Francia, Italia, Russia e di ” nascosto ” la Germania, per evitare di infrangere le clausole del trattato di Versailles, iniziarono a progettare e costruire carri armati da impiegare poi in combattimento durante la guerra d’Etiopia ( 1935-1936), la guerra civile spagnola ( 1936-1939) e la guerra nippo-sovietica (1939).
Allo scoppio della guerra i Panzerkampfwagen I e II furono i modelli più comuni ,ma a partire dal 1940 entrarono in servizio il PzKpfw III e IV, inoltre il Pzkpfw IV sarà il carro tedesco prodotto in maggiori esemplari e varianti per tutta la durata della guerra.
Il Panther e il Tiger furono lanciati nel conflitto con poca sperimentazione e rivelarono molti pregi come l’armamento e corazzatura difensiva, ma anche molti difetti come l’essere troppo pesanti, costosi, visto e considerato che siamo in tempo di guerra e si deve produrre un enorme quantità di materiale, e anche problemi di consumo e meccanici non indifferenti.
Inoltre anche i carri armati realizzati dai cecoslovacchi, grazie alle loro industrie meccaniche come la famosa Skoda furono impiegati dai tedeschi nel 1940 nella campagna d’Occidente.
Eppure i carri armati tedeschi furono molto famosi e ancora tutt’oggi lo sono, nonostante siano passati 75 anni dal termine della seconda guerra mondiale.
Questo perchè fu l’utilizzo che ne venne fatto in modo corretto dal punto di vista tattico-militare.
Il Panzerkampfwagen II fu costruito a partire dal 1934 dalla MAN, che realizzava gli scafi e dalla Daimler-Benz a cui era affidata la sovrastruttura.
Il Panzerkampfwagen II era un carro leggero veloce, pesante circa 10 t, armato da una mitragliatrice da 20 mm con 180 colpi e da una MG 34
(machinegehwer) calibro 7,92mm con 2.550 cartucce.
altre ditte parteciparono alla produzione che terminò nel 1944 con la realizzazione di numerose versioni, le migliori delle quali furono la F e la J.
Il carro con un equipaggio di 3 uomini era lungo 4.81m, largo 2,28m e alto 2,02m.
Inoltre poteva sviluppare una velocità di 40 KM/H ( su strada) e aveva una autonomia di 200km.
La sua corazzatura andava da 35 mm a un minimo di 5mm.
Questo carro armato costituti la massa delle famose Panzerdivisionen durante le campagne di Polonia e di Francia e quando venne soppiantato da modelli superiori, venne impiegato come ricognitore o carro lanciafiamme.
Invece quando il carro divenne obsoleto, lo chassis venne utilizzato per realizzare diversi veicoli speciali come il cacciacarri Marder I, il semovente Wespe e durante l’Oerazione Leone Marino, in cui i tedeschi avrebbero invaso l’Inghilterra venne sperimentata una variante anfibia.
Allora cari/e Septem Literary questo articolo è terminato e spero che vi piaccia e vi faccia conoscere qualcosa di nuovo o nel caso opposto, vi faccia approfondire tale argomento.
Buona lettura a tutti e buona giornata alla prossima Septem!
Fonti: Il saggio storico-militare scritto da Marco Lucchetti le armi che hanno cambiato la seconda guerra mondiale.
Link che riportano a Youtube o siti web e altri: https://www.youtube.com/watch?v=PqiqeY3jclE
https://www.youtube.com/watch?v=9ghhtHjcDe0
https://www.youtube.com/watch?v=saE8uazEeEQ
https://www.youtube.com/watch?v=UVPRJR8JLYA
https://www.youtube.com/watch?v=zQbv9DE5gNE
https://www.youtube.com/watch?v=FWym8ZwVoGE
https://www.youtube.com/watch?v=dxMwBlXf-Ac
https://www.youtube.com/watch?v=BAcG1gntqsg&pbjreload=10
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Bell’articolo. Da appassionato di storia militare e modellismo non posso che apprezzare!