Penultime volontà: Storia di spettri, legumi e ciarlatani – Carlo Animato

Luigi, pedante correttore di bozze, rimette piede a Napoli in occasione della lettura delle ultime –anzi penultime– volontà del padre. Rivede Pippo, fratello con cui non parla da anni, e insieme scoprono che il lascito è molto consistente: l’unico a sapere dove si trovi, però, è proprio il defunto. I due fratelli divengono così i protagonisti di un viaggio umoristico al confine tra aldilà e aldiqua, in cui prìncipi cosacchi non esitano a palesarsi accanto a Maradona.
Ironico e raffinato, Carlo Animato mescola espressioni ricercate e inflessioni dialettali, coinvolgendo il lettore in una commedia che, senza retorica, racconta della morte e dei legami familiari; una corsa contro il tempo fra leguminose, animali totemici, viaggi astrali, varchi mendaci, scritture automatiche e svariati buchi nell’acqua.

Recensione a cura di Sara Valentino

Conosco lo stile narrativo di Carlo Animato e sapevo che anche questa sua opera sarebbe stata all’altezza delle precedenti. Questa volta non si tratta di romanzo storico e neppure di thriller storico ma di una esilarante commedia simpatica e divertente.

Al di là della trama sopra riportata sono rimasta estasiata dal grande bagaglio di conoscenze esoteriche di Animato. Non le troverete piazzate e improvvisate nel corso della storia ma sapientemente dosate come solo chi ha una padronanza eccellente può scriverne.

Questo padre defunto lascia ai figli indicazioni bizzarre per trovare il lascito di cui potranno entrare in possesso essendo il genitore passato a miglior vita. Ma per fare ciò devono trovarsi un operatore dell’occulto e piuttosto bravo, giacchè la condizione animica del genitore durerà solo tre mesi in questo stato, successivamente andrà oltre.

Il viaggio curioso che i fratelli stanno per intraprendere sarà anche e soprattutto il mezzo per farli tornare a parlarsi dopo molto tempo.

“Cercavamo un contatto oltre la morte e ci siamo ritrovati, posto che sia vero, a recuperare scorci di esistenza, suggestioni d’anima, frantumi di passato a cui, per il momento, non riesco a dare un’interpretazione che sia non dico adeguata, ma almeno coerente”

Un percorso anche di crescita personale…

“Tu non sopporti niente fratellone. A volte mi chiedo se questa tua insofferenza verso il prossimo non cominci proprio da te stesso”

La narrazione prosegue tra riferimenti al caro Conte di Cagliostro e alla sua misteriosa morte o fuga dal carcere preso la Rocca di San Lea fino a scoprire il proprio animale magico. E poteva mai mancare un riferimento al noto principe maledetto? il principe napoletano di Sansevero.

Il romanzo mi è piaciuto molto e sposa il mio pensiero circa il mondo dello spirito, il destino dell’anima e la morte. E sinceramente mi piacerebbe molto una chiacchierata su questo tema con l’autore.

I morti non sono affatto morti. Si sono soltanto trasferiti nel mondo dello spirito.”

C’è un messaggio importantissimo che è custodito tra queste pagine e forse il lascito più importante di colui che cambia dimensione verso chi resta ancora qui è proprio questo.

“Questa è l’essenza dell’Amore, questa è la Via, la Verità, la Vita.”

E il titolo, lo scoprirete leggendo, non è messo proprio a caso, ha un senso.

“Dobbiamo prestare maggiore attenzione ai messaggi che ci vengono inviati e che l’aldilà è appena dietro l’angolo. Anzi dietro il velo che lo nasconde ai nostri occhi profani”

  • Editore ‏ : ‎ ExCogita (17 maggio 2023)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 134 pagine
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