Segnalazione dal blog: L’amante del diavolo. La strega peccatrice e l’Inquisizione di Giada Trebeschi

Vi segnaliamo questa nuova e gustosa uscita! Il 30 aprile 2019 (notte di Valpurga e del grande Sabba. … non è una casualità)
Sinossi:
«Eccola è lei, la strega! Arrestatela.»
Eppure, prima di essere imprigionata la strega riesce a nascondere il
suo grimorio, il libro della conoscenza e delle ombre, che può essere 01
tramandato solo di madre in figlia, di donna in donna. Il grimorio è lo
strumento per perpetuare non soltanto le nozioni ma tutta la libertà che
il sapere concede agli esseri umani e deve essere protetto a costo della
vita. Così, nei giorni del processo, si produce un’inarrestabile catena
di eventi terribili e straordinari che porteranno a più di un sacrificio
pur di salvarlo.
Il fil rouge del romanzo è rintracciabile nel processo per stregoneria a
Bellezza Orsini, avvenuto agli inizi del XVI secolo e racconta non solo
la sua storia, ma soprattutto la determinazione e il coraggio di una
donna di conoscenza, una medichessa, una levatrice per la quale non c’è
niente di più importante del passaggio di questo sapere. La
sopravvivenza delle sue conoscenze erboristiche e mediche ha più valore
della sua stessa vita e, incalzata dal pregiudizio, dalle superstizioni
e dalla Santa Inquisizione sceglierà di incarnare l’archetipo della
strega pur di salvare la sua arte.
È per completare gli spazi bianchi, riscrivere le parole che il tempo ha
cancellato e rivelare l’umanità nascosta dietro agli antichi documenti
processuali che nasce L’amante del diavolo.
Sullo sfondo, orrori e meraviglie della Roma e Firenze rinascimentali,
l’eroismo di un vecchio ebreo, i pregiudizi della gente comune, le
atrocità dei metodi di tortura del Sant’Uffizio e il tormento di una
struggente e impossibile storia d’amore.

Link d’acquisto: L’amante del diavolo

Formato: Formato Kindle
Dimensioni file: 1306 KB
Editore: Oakmond Publishing (30 aprile 2019)
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano
ASIN: B07NNZGTCQ

L’AUTORE:
Giada Trebeschi è autrice di romanzi, saggi, pièces teatrali e racconti.
Ha due lauree e un dottorato in Storia, parla cinque lingue ed è
interprete simultaneo e traduttore. Attualmente vive e lavora in
Germania. Con il romanzo Il vampiro di Venezia ha vinto il premio
Garfagnana in giallo 2017 e il premio Palmastoria – selezione del
pubblico 2018. Il giallo di spionaggio L’autista di Dio ha vinto il
primo premio sezione inediti Giallo Garda 2017 e il premio miglior
giallo storico Garfagnana in giallo 2018. Il suo primo romanzo La Dama
Rossa è stato pubblicato anche in spagnolo e inglese.

Vi lasciamo un piccolo assaggio, l’incipit del romanzo:

Alla luce delle candele, seduta sul pavimento, cuciva.
L’inchiostro sull’ultimo foglio era ancora fresco, ma si sarebbe asciugato per tempo. La copertina di pelle di capra che proteggeva il libro poteva essere facilmente staccata per aggiungere nuove pagine: era stata pensata per crescere insieme al libro.
La giovane donna intenta a cucire era molto stanca quella sera, ma non poteva fermarsi. Avrebbe dovuto finire il lavoro e partire. Doveva portarlo al sicuro, lontano dalla pestilenza che affliggeva la città.
La peste nera, con ogni probabilità arrivata attraverso quel mare che insieme proteggeva e minacciava Venezia fin dalla sua primordiale esistenza, aveva invaso le calli tortuose con una rapidità mostruosa. Le vittime erano migliaia e la febbricitante attività che normalmente affollava i canali non era scomparsa, si era piuttosto trasformata: adesso si trasportavano meno merci in cambio di un’enorme quantità di cadaveri.
Cucendo, accarezzava quelle pagine, quel mosaico di parole e disegni che per molti, lunghi anni erano stati la sua guida. Seguiva col dito le parole dipinte, studiava i disegni per non dimenticarne nemmeno un dettaglio e lo faceva sempre con l’entusiasmo della prima volta.
Le pagine erano state compilate fittamente, nessuno spazio andava sprecato; vi erano pergamene miniate cui erano stati graffiati via i testi sacri per riempirle di osservazioni mediche, glosse che spiegavano i dettagli, sanguigne di parti anatomiche così precise che quasi mettevano i brividi e una lista di piante medicinali corredate di disegni e ricette da far invidia al migliore degli erboristi.
E poi venivano i disegni del grembo materno che raffiguravano come in esso crescesse la vita. Non sapeva da quali conoscenze empiriche nascessero quegli schizzi, quali ne fossero stati i modelli, e non era nemmeno sicura di volerlo davvero sapere. Averli potuti studiare le era bastato per più di vent’anni ed era stato sufficiente anche per quanti aveva aiutato.
Cuciva e pensava ai fogli che aveva aggiunto, alla conoscenza delle piante esotiche che il luogo dove era andata a vivere le aveva regalato. Cuciva e rileggeva stralci di quella storia che non doveva andare perduta.
Cuciva, e pensava alle pagine a venire.

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