Segnalazioni del weekend

 

” Il bene di un libro sta nell’essere letto” Umberto Eco 

Augurandovi un buon fine settimana vi lascio alcune segnalazioni librose!

“Viera Un’italiana del’23” edizione Pendragon

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In un quaderno verde Viera, un’italiana nata nel 1923, ha tenuto appunti e ricordi delle sue esperienze di vita.
La figlia Paola ha voluto trascriverle ed aggiornarle, perché le persone a lei care possano ricevere la testimonianza di una vita, e trarne insegnamento.
“Viera. Un’italiana del’23” è un libro dal carattere storico-biografico, che racconta il percorso esistenziale di una donna (la madre dell’autrice) che si è trovata a vivere il periodo più bello della sua esistenza in uno dei momenti più bui e tragici che il nostro Paese ha affrontato. Una giovane ragazza che ha dovuto far emergere tutta quanta la sua forza per poter garantire a se stessa e alla sua famiglia la sopravvivenza nei drammatici anni della seconda guerra mondiale. Una forza e determinazione che la figlia Paola fa riaffiorare in ogni parola del libro insieme a quell’istintivo senso di bontà che connotava la personalità di sua madre. Una innata vocazione all’aiutare il prossimo, insito nelle persone che abitano il territorio della Romagna, ma ancor più sviluppato nell’anima di una donna che ha dovuto fronteggiare le atrocità del conflitto bellico.
L’importanza del gesto del “donare”, piuttosto che del dono in sé, il valore dei sentimenti vissuti nella loro autentica totalità, così come l’importanza nel rimettersi in gioco ripartendo sempre da zero, sono valori incarnati in molti membri della famiglia dell’autrice e ancor di più nella figura del nonno materno. Un uomo, Silvestro Bruni, che si è sempre prodigato per garantire alla propria famiglia sicurezza, sia durante il conflitto, cercando di volta in volta rifugi più sicuri, sia durante il dopoguerra tentando di garantire ai suoi cari una certa agiatezza economica. Sono state svariate le attività imprenditoriali da lui avviate. Attività che hanno offerto un forte contributo alla società del suo tempo.

 

Il Grifo e il Leone. Genova e Venezia in lotta per il Mediterraneo – Antonio Musarra

Luogo d’incontri per eccellenza, il Mediterraneo basso-medievale fu, anche e soprattutto, un luogo di aspri scontri, che vide potenze quali Genova e Venezia – ma il discorso vale anche per Pisa e la corona catalano-aragonese, per limitare il quadro alle principali potenze marittime europee – condurre una lotta senza quartiere l’una contro l’altra ricorrendo a ogni mezzo, lecito o illecito, per assicurarsi il controllo delle principali rotte di trasporto. Sin dalla fine dell’XI secolo, le due città erano andate stabilendo il proprio predominio commerciale sul Mediterraneo orientale, moltiplicando gl’insediamenti sui litorali più favorevoli alla mercatura. Le loro attenzioni s’erano volte precocemente agli scali levantini; in particolare, all’Egitto e alla costa siro-palestinese, divenuti, dopo l’esperienza crociata, una parte essenziale della loro percezione del mondo. La conquista veneziana di Costantinopoli, nel 1204, rivoluzionò il quadro politico, dando avvio ai primi scontri tra le due marine. A partire dalla metà del secolo, a seguito della cosiddetta “guerra di San Saba”, conclusasi con la cacciata dei Genovesi da Acri, capitale del regno di Gerusalemme, si giunse per la prima volta allo scontro aperto. Da questo momento, Genova e Venezia diverranno protagoniste d’uno scontro secolare, scandito da innumerevoli battaglie navali, partecipando a sorta di Great Game mediterraneo, fatto di equilibri frantumati e capovolti a seconda della convenienza, che si protrarrà – salvo alcune pause, anche consistenti – per oltre un secolo e mezzo. Il volume ricostruisce per la prima volta, dopo le sintesi erudite ottocentesche, l’andamento dei conflitti scoppiati tra le due città, soffermandosi, in particolare, sulle motivazioni, sul contesto così come sull’adozione d’accorgimenti tecnici e nuove strategie belliche volte a sopravanzare l’avversario.

Il volto giallo
di Arthur Conan Doyle

Sir Arthur Conan Doyle (22 maggio 1859 – 7 luglio 1930) fu un medico e scrittore scozzese, famoso per le sue storie sull’investigatore Sherlock Holmes, universalmente considerate pietre miliari nel campo del romanzo poliziesco. Fu scrittore prolifico i cui lavori includono anche romanzi d’avventura e fantascienza, opere teatrali, poesie e romanzi storici.

Cortoromanzo classico Testo originale a fronte
Holmes e io avevamo ascoltato con il massimo interesse quel singolare racconto che era stato esposto con il tono spasmodico e sconnesso di chi è in preda a emozioni intensissime. Il mio amico rimase in silenzio per un po’, con il mento appoggiato sulla mano, perso nei pensieri. «Mi dica» disse infine «lei potrebbe giurare che quello che ha visto alla finestra era il volto di un uomo?
In libreria dal 21 maggio

 

Gli italiani che hanno fatto la Francia – ALBERTO TOSCANO
Da Leonardo a Pierre Cardin 
Milano 2020, euro 19.00, pagine 366

«La Francia non sarebbe la stessa senza i suoi immigrati. L’Italia non sarebbe la stessa senza la storia dei suoi figli che hanno dovuto andarsene.»

Dalle scienze alla politica, dalla commedia alla pittura, dalla musica al cinema, dall’architettura alla moda e allo sport: tanti sono gli italiani che hanno contribuito a fare grande la Francia. Da Leonardo da Vinci a Pierre Cardin, da Caterina de’ Medici a Émile Zola fino a Yves Montand… Questo libro non raccoglie biografie, ma traccia un itinerario attraverso le eredità che questi due Paesi, l’Italia e la Francia, condividono. Il risultato è il racconto di una storia veramente europea: a suon di aneddoti e avvenimenti storici, Alberto Toscano illustra secoli di scambi culturali. Un libro suggestivo, dalla scrittura lieve e raffinata, estremamente attuale. La storia ci insegna, infatti, che malgrado le difficoltà, l’arte, la cultura e la bellezza sono frutto di emigrazioni, integrazione e conoscenza: Gli italiani che hanno fatto la Francia vuole essere un tassello nel grande mosaico di una memoria da ritrovare e (finalmente) da valorizzare.

Alberto Toscano (Novara, 1948) è giornalista, saggista e politologo. È stato ricercatore dell’ISPI di Milano e redattore del settimanale «Relazioni Internazionali».
A Parigi, dove vive dal 1986 e collabora con i principali gruppi radiotelevisivi, i media lo hanno definito «il più francese dei giornalisti italiani». Ex presidente dell’Associazione stampa estera in Francia e attuale presidente del Club de la presse européenne di Parigi, membro dell’Unità di formazione e ricerca di italiano della Sorbona. È cavaliere dell’Ordine del merito sia della Repubblica francese sia della Repubblica italiana.
Per Baldini+Castoldi, nel 2019 ha pubblicato Gino Bartali. Una bici contro il fascismo.

Hwelf. Storie di gufi e contesse di Massimiliano Priore 

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Il romanzo è diviso in tre parti: la prima si svolge nella magica contea di Hwelf dove, in una notte di luna piena, si assiste al furto di alcune monete utilizzate per riportare in vita una contessa malvagia; la seconda vicenda racconta la storia d’amore tra Giacomo e Federica nella città salutista di Pertinigrad; nell’ultima parte un gruppo di estremisti cattolici ha come bersaglio tutte le chiese protestanti della città. Tre vicende apparentemente diverse legate da un unico filo invisibile.

Copertina flessibile: 176 pagine
Editore: Leone (14 maggio 2020)

 

 

Raffaello. La verità perduta di Francesco Fioretti 

Roma, 1519.
Ci sono voluti anni di fatiche e compromessi, ma ora lui, Raffaello da Urbino, è per tutti un maestro, il maestro, in realtà, da quando Michelangelo e Leonardo sono partiti.
La Città Eterna, però, si è rivelata un nido di serpi, e dietro i sorrisi non vi è che invidia. Da quando poi papa Leone X lo ha nominato sovrintendente all’archeologia romana, le cose sono andate peggiorando. Roma nasconde tesori che spetterebbero al papato, ma molti di questi si trovano sui terreni delle famiglie nobili più influenti, che mai vi rinuncerebbero. Così, stritolato tra un papa forestiero e le famiglie che vuole ingraziarsi, Raffaello decide di disegnare una mappa della Roma imperiale. La caducità degli interessi dei singoli sarà con il tempo scalzata da un oggetto imperituro. E, nel frattempo, dedica tutto se stesso alla pittura, alla Trasfigurazione, e alla donna che ama, Margherita, la Fornarina, sua musa e amante. Pochi mesi dopo, però, Raffaello, il banchiere Chigi e il cardinal Bibbiena, suoi amici e mecenati, muoiono in circostanze misteriose. Una vita disordinata, nella versione ufficiale, ma per Pietro Aretino, brillante poeta e amico, spirito libero costretto al soldo di padroni a volte indegni, e per Margherita, le morti sono opera della stessa mano assassina. E per trovarla dovranno disseppellire una rete di invidie, antichi misteri e patti segreti tra i più impensabili alleati.

A cinquecento anni dalla morte di Raffaello, Francesco Fioretti ce ne regala un ritratto magistrale e inedito, non solo il maestro ricercatissimo e osannato, ma anche la vittima di quello stesso potere che lo rese uno dei più grandi interpreti del Rinascimento, cuspide tra il mondo del bello come manifestazione di Dio e dell’uomo e un’epoca di repressione e penitenza.

Copertina rigida: 288 pagine
Editore: Piemme (26 maggio 2020) Link d’acquisto

L’usurpatore 
di Emanuele Rizzardi

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Gli ultimi anni del ‘200 sono durissimi per il già provato Impero Bizantino, recentemente ricostituitosi a Costantinopoli, sotto la spregiudicata e agguerrita famiglia dei Paleologi.
Quel che rimane delle ricche province d’Asia Minore è caduto nell’anarchia. Bande di razziatori turchi, avide di bottino e terre, saccheggiano ripetutamente le campagne, costringendo i cittadini dell’impero a tentare una disperata fuga verso la costa o ad arroccarsi dietro alle mura di antiche e solide fortezze.
Nel frattempo Karman Bey, signore musulmano di Mileto, aumenta il suo potere a dismisura e raduna un esercito abbastanza grande da convincere la corte di Costantinopoli a rispondere con ogni mezzo a sua disposizione. Il sogno turco di conquistare la “regina delle città” sembra poter diventare una triste realtà.
il Basileus Andronico II ripone le sue speranze nel giovane nipote Alessio Filantropeno, incaricandolo di porre definitivamente fine alla pressione nemica e conservare quanto rimasto, prima che sia troppo tardi. Alessio, euforico all’idea di mettere in mostra le proprie qualità come comandante militare, scoprirà che gli intrighi, i giochi di potere e la guerra hanno sempre un prezzo da pagare, e le sue illusioni giovanili andranno incontro ad una realtà amara.

Enrico VIII. Vita, opere e amori di Antonio Di Bartolomeo e  Linda Lercari 

Vita e opere di Enrico VIII Tudor, re d’Inghilterra e signore d’Irlanda. Un personaggio controverso, presentato qui con le sue debolezze e le sue virtù, con la sua audacia e la sua ostinazione, capace di fondare la Chiesa anglicana, in seguito allo scisma religioso, e di convolare a nozze con sei donne (non solo per perpetuare la dinastia dei Tudor ma per ragioni puramente sentimentali); nel libro viene tracciato un profilo esaustivo, nel contesto delle vicende politiche e militari dell’Europa del Cinquecento e nell’epoca tardo-rinascimentale, ove, peraltro, si colloca anche la vicenda si una splendida damigella. Il racconto di Linda Lercari, intitolato appunto “Damigella”, accompagna e integra la parte saggistica.

Copertina flessibile: 108 pagine
Editore: Pluriversum (19 dicembre 2019)

 

 

 

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