Tiziana Silvestrin. I leoni d’Europa e Le righe nere della vendetta

Letture fatte parecchio tempo fa, mi hanno permesso di conoscere il capitano di giustizia Biagio dell’Orso. Si tratta di gialli storici dalla trama molto ben costruita e dai personaggi caratterizzati perfettamente. Il tutto immerso in un’epoca storica che l’autrice, Tiziana Silvestrin, conosce e racconta alla perfezione.

Questi i miei commenti che ho deciso da riportare dai social anche sul blog.

A cura di Sara Valentino

Complimenti a Tiziana Silvestrin!!! Seconda rilettura per me de “I Leoni d’Europa”, ho già letto ed assaporato il seguito: “Le righe nere della vendetta”, dove l’autrice non si è smentita, tutt’altro ho apprezzato maggiormente la sua preparazione. La prima volta che l’ho letto ricordo di averlo terminato a tarda ora, mi ha impedito di prendere sonno… troppe le emozioni, molto coinvolgente, mi ha lasciato un bellissimo ricordo, avrei veramente preferito che si prolungasse la lettura. Biagio e’un gran personaggio costruito molto bene, sono entrata quasi in empatia con lui ,mi ci sono affezionata; l’uomo perfetto, piacente, arguto, scaltro, di buon cuore, di buona forchetta e uomo d’azione… nessuna donna può sfuggire al suo fascino. Mi sono sorpresa a cercare di fare chiarezza con il nostro capitano di giustizia, Dell’Orso ,su tutti i magnifici intrighi che la Silvestrin ha creato. Ho apprezzato in modo particolare la descrizione di Venezia, della Venezia storica e il mio personaggio preferito, dopo Biagio ovviamente, non può che essere Rosa; ho amato lei, la sua storia, la descrizione che ci ha regalato del periodo in cui la peste ha mietuto le sue vittime.

Ho avuto anche il piacere di ascoltare dal vivo l’autrice ed è stato solo un piacevole riconfermare ciò che già avevo compreso dalla lettura del suo primo romanzo, la sua conoscenza storica e la sua passione traspaiono tutte nel suo scritto. Storia, documenti storici, personaggi realmente esistiti, di spicco o meno, spie, intrighi tutto mescolato sapientemente con una maestria perfetta; nulla è lasciato al caso, ogni fatto o personaggio menzionato troverà una collocazione al termine della lettura, nessuna pendenza. Le descrizioni di ogni città ed ambiente, parlo delle locande, taverne dei piatti menzionati rendono tutto così vivido. Ora ho pronto il terzo  per la lettura. 

Trama. Mantova 1582. Nella Basilica palatina di Santa Barbara lo scozzese James Crichton e Thomas stanno trafugando qualcosa, quando un rumore mette in allarme le guardie. In fuga per le strade della città, si imbattono nel principe Vincenzo Gonzaga e Ippolito Lanzoni. Nel duello, nato apparentemente senza motivo, il principe ferisce lievemente Crichton che morirà di lì a poco nella spezieria di Geniforti. Per fare chiarezza sull’accaduto e trovare le prove che scagionino il giovane Gonzaga dall’accusa di omicidio, il consigliere ducale Zibramonti affida le indagini a Biagio dell’Orso, affascinante capitano di giustizia. Il caso è un vero rompicapo: nella basilica sembra non mancare nulla, poco si sa di Crichton e misteriosa appare la sua morte. Sulle tracce del passato dello scozzese, il capitano di giustizia entra nelle maglie di un complotto internazionale e in una ragnatela di personaggi insospettabili e torbide vicende. Sullo sfondo, l’opulenza della Serenissima, i servizi segreti del Consiglio dei Dieci, spie e cortigiane, la politica dei Gonzaga e gli intrighi di Elisabetta I e del suo consigliere Walsingham.

  • Editore ‏ : ‎ Scrittura & Scritture (6 novembre 2017)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 400 pagine

Finito!! Con tristezza e rammarico. Ho cercato il più possibile di protrarre il piacere di questa lettura.
Mantova 1585 il Capitano di giustizia Biagio dell’Orso si trova questa volta ad indagare sull’omicidio di Oreste Vannocci prefetto Delle fabbriche del duca Guglielmo Gonzaga, unico indizio una pianta di una chiesa rinvenuta sul luogo del delitto e deturpata da alcune righe nere, la stessa che dell’Orso vedrà immortalata in un quadro del Vecellio insieme alla figura dell’architetto Giulio Romano deceduto parecchi anni prima.
Il nostro affascinante ed arguto Capitano dovrà far luce su questo crimine e si sposterà tra le corti di Venezia e
Firenze  per poi fare ritorno a Mantova. Con lui questa volta ( il precedente era I leoni d’Europa) non ho avuto tregua : complotti, misteri, fughe e pericoli nascosti; mi ha tenuta con il fiato sospeso ma ha saputo emozionarmi con il suo lato umano ed anche divertire con le sue battute ironiche e sfacciate nei confronti degli inquisitori.
Tiziana Silvestrin profonda conoscitrice della storia Mantovana, ma non solo, attraverso uno stile fluido ed una scrittura mai banale, in grado di rendere vivide tutte le immagini con la sua maestria descrittiva, mi ha condotto alla soluzione dell’enigma costruendo la storia come se fosse un puzzle; un pezzetto alla volta tutti ben concatenati fino a creare il quadro perfetto e soprattutto senza mai lasciar perdere la tensione dovuta alle vicende.
Complimenti e grazie per questa avventura.

Trama. Mantova 1585. Alla corte dei Gonzaga una torrida estate porta con sé aria di morte e di oscure superstizioni. Biagio dell’Orso, affascinante capitano di giustizia, viene svegliato a notte fonda: l’architetto Vannocci è stato assassinato nel suo studio; sul pavimento, in mezzo ai colori, il disegno di una pianta rigata col nero. Intanto, in città si aggirano le cappe nere dei domenicani: l’inquisitore Giulio Doffi sta aspettando il momento opportuno per condannare senza processo una giovane strega. Biagio dell’Orso, sebbene molto stimato a corte, non è ben visto dalla Santa Inquisizione. Non ama le prepotenze né i compromessi, ma la sua irruenza viene tenuta costantemente a freno da Marcello Donati, prudente consigliere ducale. La morte dell’architetto fa riaffiorare il passato del famoso pittore di corte Giulio Romano, portando il capitano ad indagare anche nella Firenze medicea e nella Venezia della sua amata Rosa. Cercare di salvare un’innocente dal rogo, invece, lo costringerà a scomode scelte.

  • Editore ‏ : ‎ Scrittura & Scritture (22 settembre 2020)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 288 pagine

Per saperne di più: Collana Catrame S&S

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