Wolf il templare di Imperio Loredana

Dalle brumose e verdi terre friulane si diparte il viaggio di Wolf di Wallensberg, cavaliere senza mezzi di fortuna che, fattosi templare, viene inviato a combattere nell’assolata Terrasanta.
Qui inizia una vita avventurosa, in quel regno di Gerusalemme aspramente conteso tra armate cristiane e saracene.
Due donne, Imogène ed Aicha, lotteranno per il suo amore: intreccio e passioni si sviluppano tra le feroci battaglie dei baroni di Terrasanta, tra i misteri delle tribù dell’Arabia Petrea e l’avanzata dei Mongoli.
Wolf, il protagonista, pur votato ad un ideale sublime e cavalleresco, cede al richiamo della passione e della lussuria che lo trascinano in un turbine di eventi e situazioni imprevedibili, una vicenda dominata dal mistero del fuoco che tutto avvolge, attrae e svela… L’ambiente storico nel quale si sviluppa il romanzo è basato sulle cronache dell’epoca, come lo sono gran parte dei personaggi: il sultano Baibars, Boemondo di Tripoli, il maestro templare Thomas Bérard ed Enrico Embriaco.
L’autrice, ove i cronisti tacciono, adatta alcune situazioni alle esigenze del racconto.

Editore: Penne & Papiri (2008)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8889336382
ISBN-13: 978-8889336380

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Recensione a cura di Sara Valentino

Loredana Imperio, autrice di questo romanzo storico, è ricercatrice e studiosa medievale con particolare attenzione verso la storia dell’Ordine del Tempio. Inoltre è presidente della Libera Associazione Ricercatori Templari Italiani.

Va da sé che con questa presentazione capite bene su quali basi storiche, con quale rigore è stato scritto il romanzo di cui stiamo parlando. Alcuni personaggi che calcano le scene della storia di “Wolf, il templare” sono uomini realmente e storicamente esistiti, la bravura del romanziere sta nel riempire, con alcuni personaggi comprimari di fantasia, eventuali buchi sfuggiti alle cronistorie che sono giunte a noi.

Il romanzo prende avvio in un giorno nebbioso sui colli friulani, il giovane Wolf, figlio del signore del castello di Wallensberg, è a caccia con Wilhelm il maestro d’arme. I primi segni, che si svilupperanno nel corso della sua intera vita, segni premonitori come molti ne abbiamo, lo avvisano mentre riposa sotto un albero, di un tremendo fuoco… A nulla vale la forsennata corsa che i due intraprendono per tornare con furia al castello, fiamme e lingue di fuoco sull’altura, urla strazianti portate dal vento e l’odore acre di carne bruciata. Il corpo di sua padre, Ludwig signore di Wallensberg, o meglio il suo capo infilzato su una lancia non lasciano dubbi, né aria … mozzata nel respiro. La stessa tremenda sorte, o forse anche peggiore, è toccata alla madre e alla sorella.

I nemici del Patriarca devono morire,  i fedeli dell’imperatore Federico II, anche. La fuga nelle campagne, l’aggressione dei briganti, le ferite a Wilhelm e finalmente dei cavalieri a salvarli, cavalieri avvolti da mantelli bianchi. Wolf rimane solo al mondo e questo è un colpo basso, il lettore si avvicina, lo ama, vuole per lui un destino che possa riscattarlo, riscattare un ragazzino che ha subito così tanto dolore.

Fu così che Wolf diviene un cavaliere templare, un cavaliere con una particolare avversione per le donne (uno dei primi incontri del giovane uomo con il mondo delle meretrici lo ha fatto totalmente disamorare del gentil sesso) ma con gli importanti ideali e le ferree regole dell’Ordine, lo contraddistingue un grande cuore.

Nel corso della bellissima avventura che lo vedrà protagonista sarà però dibattuto, il suo amore diviso tra due donne totalmente diverse. Durante la guerra santa tra musulmani e cristiani dovrà o sarà costretto a scendere a patti con il cuore: salvare un amico o infrangere il voto di castità? Il dio serpente pretende un tributo di sangue per aver salvato una vita e così’ nella splendida città di Petra Wolf prenderà una decisione che gli cambierà la vita.

“Il silenzio li avvolse, ogni parola era superflua, i loro cuori traboccavano di quel sentimento di amicizia fraterna che si rinsaldava nella consapevolezza di aver sconfitto la Morte”

Quanto può essere forte il sentimento dell’amicizia? L’amicizia vera è una forma di amore. Quanto si è disposti a fare per amore, per amicizia? Questo romanzo storico è un inno al sentimento più profondo del mondo.

Wolf verrà tradito e tratto in inganno eppure ci sono legami che non si possono rinnegare, ci sono tentazioni che si pagano caramente e altre che alla lunga saranno foriere di scoperte importanti.

“Il tempo, e Iddio mi vendicheranno!” 

Wolf è capitano di una pattuglia templare, le scacchiere politiche del mondo si muovono, gli assedi, le carneficine e in sogno vede l’olocausto di Acri.

“Hai un grande dono, un dono che pochi posseggono: quello di scrutare oltre il muro del tempo.” “E’ un dono che non mi dà gioia, ma solo dolore” “Non si può mutare il corso del destino, perciò è meglio non sapere”

Ho trovato le descrizioni dei luoghi, anche del Santo Sepolcro, maniacali e quelle delle ore piccanti e degli amplessi estrose e coinvolgenti. Un romanzo che racconta la storia romanzandola ma senza che ne perdano le emozioni degli uomini. Brividi, speranza e dolore.. e un finale che non avrei immaginato.

“Il tuo cuore buono e giusto sarà sconvolto dalla perfidia umana e dalla barbarie e tu non potrai sopportarlo. Va’ in pace e affidati alla misericordia del tuo Dio”

 

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